Tormentata vicenda verso l'epilogo: Comune e la società che intende edificare un residence di lusso: palazzine alte tre piani, un ristorante e beauty
S’ha da fare l’insediamento residenziale-alberghiero nel comparto del tennis a Campione d’Italia. È giunta in dirittura d’arrivo una vicenda di cui si parla da una decina di anni ed è stata attraversata da mille difficoltà che hanno visto impegnati anche i giudici del Tribunale amministrativo regionale della Lombardia. È infatti sulla scrivania di Luca Corvi, Organo Straordinario di Liquidazione del Comune di Campione, l’accordo e il prezzo d’acquisto di 7,5 milioni di euro, concordato fra i legali dell’Amministrazione comunale e la società H.T.C. Costruzioni Srl la cui sede è in riva al Ceresio: questo significa che fra un trentina di giorni passerà di mano la proprietà di uno dei gioielli di famiglia dell'enclave, che venne messo all’asta dalla sindaca Marita Piccaluga.
Quando già era stato firmato il contratto di vendita (9 milioni di euro una decina di anni fa) alla guida del Comune era subentrato Roberto Salmoiraghi che sulla scorta di un parere legale aveva fatto carta straccia del contratto di vendita firmato dalla Piccaluga. Decisione che, come era facile prevedere, non era piaciuta all'acquirente che si è rivolto ai giudici amministrativi che gli hanno dato ragione: da qui la richiesta dei danni (in quanto la progettazione era andata avanti) per 2,5 milioni di euro (scesi ad 1 milione e 800mila euro). Richiesta impugnata, con scarsa possibilità di successo, dall’attuale sindaco Roberto Canesi, che con l’accordo di vendita tira un sospiro di sollievo, in quanto l’acquirente rinuncia alla richiesta dei danni.
La delibera dell’Osl Luca Corvi è importante in quanto vincolante: la somma servirà a pagare i debiti del Comune, in dissesto finanziario dal 2018. In questi giorni in riva al Ceresio è giunto l’esito di una perizia: il prezzo di vendita è congruo. Il valore del T4-Tennis Club è calato dagli iniziali 9 milioni a 7,5 milioni di euro, dopo il ridimensionamento dell’insediamento residenziale-alberghiero (che prevede un residence di lusso con tanto di spa, palazzine alte tre piani e un ristorante), su sollecitazione della Sopritendenza all’ambiente e al territorio. La delibera di Corvi sarà portata in Consiglio comunale. Poi, dovrà esserci la delibera della Giunta municipale. Seguirà la vendita dell'ex masseria di Sant’Evasio ad Arogno: tre gli acquirenti che hanno manifestato interesse, due studi legali, uno di Lugano e l'altro di Chiasso, e una Congregazione religiosa di Lugano. È prevista un’asta con base da 500mila euro.