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Lugano dà luce verde alle zone 20 e 30 km/h ‘ribassate’

Il Consiglio comunale cambia strada e sconfessa la maggioranza di destra contraria alle misure di moderazione del traffico. La Lega annuncia il referendum

Lungo via Lambertenghi la velocità è già ridotta.
(Ti-Press)
10 febbraio 2025
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A sorpresa, stasera, la maggioranza (32 contro 25) del Consiglio comunale di Lugano ha votato l’introduzione di zone a 20 (due) e 30 km/h nelle aree residenziali ritenute sensibili. Una scelta travagliata giunta dopo quasi tre ore di discussione. È stato accolto il rapporto di minoranza della commissione dell’Edilizia (relatore il capogruppo dei Verdi Danilo Baratti) con l’ulteriore riduzione di spesa a 1,39 milioni di franchi (il messaggio ne chiedeva 2,7 milioni), richiesta tramite l'emendamento presentato dal gruppo Plr/Pvl oggi pomeriggio. A fare la differenza, rispetto alle attese, il voto favorevole del gruppo Plr, i cui rappresentanti non avevano sottoscritto il rapporto di maggioranza della Gestione né quello di minoranza, ma solo il rapporto dell’Edilizia che chiedeva di respingere il credito.

‘Approccio moderato e concreto’

Un’altra diatriba è ricominciata sulle dimissioni di dimissioni di Ero Medolago, che è stato ricordato da Gianmaria Bianchetti, in qualità di relatore della commissione delle Petizioni, come un leghista della prima ora che partecipò alla carovana della libertà. Una carovana definita un atto illegale che lasciò tanti cittadini in ostaggio bloccati in autostrada da Cristiano Canuti (Ps). Chiuso il botta e risposta, ha tenuto banco il tema della moderazione del traffico. Dapprima, la municipale responsabile del Dicastero sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi ha difeso il messaggio sulle 20 e 30 km/h ha chiarito che non si vuole penalizzare gli automobilisti ma estendere in alcune aree residenziali dei quartieri la moderazione del traffico. L’approccio è stato moderato e concreto, per nulla ideologico: lo studio è stato fatto in maniera seria e approfondita dai servizi. La richiesta, ha precisato la municipale, è giunta da numerose commissioni di quartiere.

Levata di scudi non giustificata

Dal canto suo, il capogruppo della Lega e relatore della maggioranza della Gestione Lukas Bernasconi, invece, ha ricordato l’iter dantesco del messaggio e ha criticato il rapporto di minoranza dell’Edilizia, firmato da Danilo Baratti, che ha proposto il taglio del credito senza giustificazione. Bernasconi ha ribadito le posizioni contrarie del gruppo e del suo rapporto: il tema è molto sentito dalla popolazione e merita di essere trattato con serietà. Invece, Baratti ha evidenziato che c’è chi si oppone a qualsiasi limitazione della libertà degli automobilisti. Il capogruppo dei Verdi non comprende questa la levata di scudi su una richiesta, che non prevede generalizzazioni. A livello federale si è votata la mozione Schilliger contro la riduzione di velocità lungo gli assi di scorrimento, mentre il messaggio ai voti è un altro, ha ricordato Baratti secondo cui il messaggio è fin troppo prudente. Il relatore dell’Edilizia Michael Nyffeler (Lega) ha sollevato dubbi sull’arbitrarietà della scelta delle zone, ricordando che il Municipio non ha risposto alle obiezioni e alle domande dei commissari: La moderazione del traffico si dovrebbe introdurre solo dove c’è necessità oggettiva, «la sicurezza stradale non si ottiene con l’ideologia». Gli ha fatto eco Raide Bassi (Udc): il messaggio penalizza la libertà di movimento dei cittadini. Il risultato? Sarà paralizzato il traffico e «servirà magari a fare cassetta con i radar, con l’effetto perverso di danneggiare ristoratori e commercianti». Natalia Ferrara (Plr) ha spiegato che i liberali non hanno firmato alcun rapporto, pur essendo d’accordo con il principio, perché non avrebbero accettato l’importo di oltre un milione per i totem e ha stigmatizzato gli interventi contrari dei rappresentanti di Lega e Udc.

Votata anche la mozione

Il sindaco Michele Foletti ha ribadito non è vero che non sono state valutate le gerarchie delle strade: «Chi parla della generalizzazione della moderazione del traffico è in malafede». Il gruppo della Sinistra, ha detto Jasmin Altin, ha annunciato l’approvazione del messaggio. Anche Michele Malfanti (Centro) si è schierato a favore della richiesta di credito. Paolo Toscanelli (Plr) ha presentato l’emendamento riconoscendo la necessità della moderazione del traffico e affidandosi alla competenza dei funzionari che hanno esaminato le zone: con la riduzione delle voci di spesa, il credito è limitato a 1,39 milioni di franchi, eliminando la sostituzione dei totem e le necessità d’intervento immediato. L’emedamento in seguito approvato ha comportato una seconda sospensione della seduta per consentire al Municipio di prendere posizione sulla proposta. In merito alla moderazione del traffico, il Consiglio comunale è addirittura andato oltre approvando anche la mozione che chiede al Municipio di preparare una mappa sulle zone d’incontro e le zone 30 a velocità limitata a 30 km/h.

Ok alla protezione contro i danni naturali

Votata anche la convenzione tra la Città e il Club Canottieri di Lugano relativa alla costituzione di un diritto di superficie per sé stante e permanente su parte della particella (dove sorge la sede del Club, in zona foce del Cassarate) non senza discussioni in merito all’opportunità di continuare a usare lo stesso sistema di finanziamento indiretto, che appare sfavorevole alle casse comunali. Approvato il credito di 8,2 milioni di franchi, che verrà usato per opere di premunizione per limitare i danni causati da pericoli naturali nel territorio cittadino dopo l’aggregazione del 2013. Un investimento ritenuto fondamentale per proseguire nell’intento di proteggere sia la popolazione che l’ambiente. Michael Nyffeler e Angelo Petralli (Centro), relatori del rapporto della commissione dell’Edilizia hanno evidenziato che la necessità di un maggiore intervento pubblico è dovuto alla diminuzione delle manutenzioni private sui boschi, mentre il relatore della Gestione Michele Codella (Avanti Ticino & Lavoro) ha chiesto e ottenuto contributi di miglioria al 40% della spesa determinante, a carico dei privati che beneficiano di un vantaggio per gli interventi. Votati anche il consuntivo del Lac per il periodo 2022-2023.

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