Sottoscritto il rapporto della Gestione, senza la firma dei rappresentanti del Plr e con la riserva de La Sinistra: in Cc il documento dovrebbe passare
I numeri ci sono per consentire l’approvazione del Preventivo 2025 della Città di Lugano, che indica un disavanzo d’esercizio di quasi 24 milioni di franchi. Sulla carta. In concreto, bisognerà attendere la seduta di Consiglio comunale prevista lunedì 16 dicembre. Lunedì sera, infatti, la commissione della Gestione ha sottoscritto il rapporto favorevole. All’appello, come noto, mancano le firme dei rappresentanti del Plr. La necessità di risparmiare è condivisa da tutti gli schieramenti politici e sono attesi alcuni emendamenti.
Insomma, tutto si è svolto come anticipato da laRegione nei giorni scorsi. La stessa Gestione ha proposto nel dispositivo del rapporto l’emendamento che prevede l'aumento di 100mila franchi delle uscite che riguarda l’Ufficio di intervento sociale, destinato a ristabilire il credito originario a favore del Progetto di primo impiego. Un progetto che era stato depennato dal Preventivo 2025 mentre era principalmente destinato ai giovani che faticavano ad affacciarsi al mondo del lavoro e in secondo luogo a tutti coloro che incontravano difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro. Sul fronte dei risparmi, la commissione non si è limitata ai soli auspici, ma chiede al Municipio una riduzione minima dei costi di dieci milioni di franchi da ottenere prevalentemente alle voci “spese per il personale” e “spese per beni e servizi e altre spese d’esercizio”. Queste misure di risparmio, scrive la Gestione, “non dovranno toccare gli ambiti della socialità e dell’istruzione”, “dovranno essere definite e licenziate dal Municipio entro il 30 aprile 2025 e votate dal Consiglio comunale entro il 30 giugno 2025” e dovranno “avere conferma nei conti al più tardi entro il 31 dicembre 2026”.
Oltre alle critiche in merito alle spese operative in costante crescita che, nel Preventivo 2025, si attestano a 480 milioni di franchi (oltre 20 milioni rispetto al limite invocato a più riprese) e sugli effettivi del personale di ruolo (che non avrebbero dovuto superare le 1’300 unità, mentre sono 1'358), la Gestione esorta il Municipio all’aggiornamento e alla nuova stesura del Piano finanziario, in parallelo con il lavoro di analisi e revisione promosso nei primi mesi del 2025, affinché si possa svolgere un dibattito politico su un documento con intendimenti realistici e di prospettive sostenibili. Sì, perché dal Piano finanziario 2025-2028 emerge un progressivo peggioramento dei risultati di esercizio, con il deficit che passerebbe dai 23,9 milioni ai 37 milioni nel 2028, per un totale negativo di gestione corrente sul quadriennio di 111,8 milioni di franchi. Nelle prossima seduta di Consiglio comunale verrà discusso anche l’emendamento del gruppo Avanti con Ticino&Lavoro, che chiede di dare mandato a un ente esterno per la revisione della spesa. In merito al moltiplicatore d’imposta, verranno votate anche la proposta del Plr, che chiede di mantenerlo al 77%, anche per le persone giuridiche e quella del gruppo La Sinistra che, invece, chiede di aumentarlo di tre punti (all’85% per le persone giuridiche, come previsto nel 2026). Secondo La Sinistra, le finanze comunali non potranno certo uscire dalla loro fragile situazione solo tramite il contenimento della spesa.
Rispetto ai lavori sul Preventivo 2025, il gruppo La Sinistra ritiene che gli approfondimenti condotti nella commissione della Gestione abbiano permesso “di raggiungere un obiettivo prioritario, ossia quello della tutela degli ambiti della socialità e della formazione. Un altro risultato del buon lavoro svolto in Gestione è il ripristino totale del credito destinato al Progetto primo Impiego quale sostegno all’occupazione”. I due rappresentanti del gruppo hanno deciso di firmare con riserva il rapporto della Commissione della Gestione, perché il Preventivo 2025 viene definito “non abbastanza coraggioso per agire responsabilmente non solo sul fronte del contenimento responsabile della spesa ma anche sull’aumento delle entrate”.