Per il rogo del White importanti riduzioni di pena

Importante riduzione della pena per Bruno Balmelli, storico commerciante di articoli sportivi tuttora attivo a Lugano. Per il rogo di un suo negozio, il White di via Nassa, commissionato a terze persone per truffare l'assicurazione, la Corte di appello e revisione penale (giudice Giovanna Roggero-Will) ha infatti ridotto la condanna inflitta in primo grado dalle Assise criminali (presiedute dal giudice Amos Pagnamenta) da 4 anni, a 3 anni, ciò che ha permesso di applicare la sospensione condizionale della pena nella misura di 24 mesi, restando dunque ‘solo’ un anno da espiare. Una pena che corrisponde a quella che fu la richiesta della pubblica accusa nel processo in primo grado; era stata la Corte ad ‘appesantire' il verdetto, fatto abbastanza insolito. Probabilmente nel nuovo giudizio hanno avuto un peso il tempo trascorso dai fatti, accaduti nel febbraio 2021, e l'età del Balmelli, oggi 74enne.

Bruno Balmelli è quindi stato ritenuto colpevole di incendio intenzionale, tentata truffa per un importo di un milione e 910mila franchi. Un secondo imputato, che organizzò il rogo insieme all'autore materiale, per gli stessi reati più quello di danneggiamento ai danni di un altro negozio, il Cashmere Square di Lugano, prese invece 36 mesi di cui 20 mesi sospesi, e 12 da espiare: nel nuovo giudizio anche lui vede la pena scendere, a 24 mesi interamente sospesi, e viene a cadere l'accusa dei danneggiamenti al Cashmere Square.

Balmelli contestava sia l'incendio intenzionale sia l'entità della tentata truffa, a suo avviso da ridimensionare a 150/200mila franchi, con relativo ridimensionamento della pena e concessione della sospensione condizionale. L'altro imputato chiese invece la derubricazione a incendio doloso, o a incendio intenzionale per dolo eventuale, e il proscioglimento dal reato di danneggiamento.