Luganese

Criptovalute, non si metta fine alle promozioni della Città

La maggioranza delle Petizioni di Lugano chiede di respingere la mozione della sinistra, la minoranza propone di accoglierla parzialmente

L’anno scorso in marzo al primo compleanno del Plan B
(Ti-Press)
5 aprile 2024
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La maggioranza della commissione delle Petizioni chiede di respingere la mozione interpartitica, di area progressista, che chiedeva alla Città di Lugano di mettere fine a promozioni, contributi e assistenza a favore dello sviluppo, del commercio e dell’utilizzazione di criptovalute private, tramite una base legale nel Regolamento comunale. La richiesta propone di interrompere il Protocollo d’intesa per una collaborazione strategica con Tether Operations Limited, un accordo “concluso senza indire alcun concorso pubblico”. Nel rapporto (relatrice Zahra Rusconi, Udc) sostiene la posizione del Municipio, che ha difeso il Lugano Plan B, le altre iniziative e progetti digitali della Città, perché rafforzano la posizione di Lugano quale polo dell’innovazione tra il Nord e il Sud delle Alpi, obiettivo strategico contenuto nelle Linee di sviluppo 2018-2028. Il rapporto di minoranza (relatore Demis Fumasoli, Fa), invece, propone al Consiglio comunale di accogliere parzialmente la mozione, visto che “l’azienda privata in questione, vanta cifre di affari da capogiro, con utili impensabili e impressionanti”. La minoranza della commissione ritiene che l’azienda in questione debba portare la sede fiscale a Lugano, per poter usufruire degli aiuti pubblici da parte della Città.

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