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Una ‘Gioventù bruciata’ pronta a infiammare le elezioni comunali

Saverio Bozzini candidato al legislativo di Monteceneri con una lista civica che richiama James Dean: ‘Voglio mettere in discussione le cose’

In sintesi:
  • Un solo nome per il Consiglio comunale e il desiderio di portare in politica uno spirito giovane
  • Fra gli obiettivi quello di contrastare le ‘vecchie regole’
Il giovane, con accanto il logo del partito, che a sua volta richiama lo stemma montecenerino
1 febbraio 2024
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«Il mio obiettivo è far riflettere, mettere in discussione le cose. Credo che questo sia naturale per noi giovani». Non è un ‘ribelle senza causa’ Saverio Bozzini, 20enne di Monteceneri candidato unico al Consiglio comunale (Cc) per la lista civica ‘Gioventù bruciata’, da lui creata poche settimane fa appositamente per le elezioni comunali di aprile. Anzi, una ‘causa’ ce l’ha eccome.

Quanto James Dean c’è nella scelta del nome e di fare politica?

Quel film in effetti rispecchia un po’ l’idea di base, perché parla di giovani che affrontano vari tipi di disagio che non sanno come esprimersi. Però non ho pensato solo a quello per il nome, che nasce piuttosto dalla riflessione che la politica comunale funziona ancora secondo regole vecchie, un po’ troppo ancorate a determinate dinamiche legate ai partiti storici e ai grandi personaggi. L’impressione è che talvolta i partiti più che rappresentare una propria ideologia o la comunità, facciano gli interessi di pochi che poi si impongono su quelli generali. Mi piacerebbe coinvolgere in questa riflessione gli altri giovani candidati e soprattutto i miei coetanei, che restano lontani dalla politica per disinteresse, mancanza di fiducia o delusione.

E questo come si lega al nome Gioventù bruciata?

Perché, secondo me, questo modo di fare politica penalizza tutti, i giovani per primi, che si vedono il loro futuro ‘bruciato’. A Monteceneri ci sono 82 candidature per il Cc: ma pochi giovani. Quando l’ho visto mi è dispiaciuto, perché credo che i giovani dovrebbero essere in prima fila perché le scelte che vengono fatte per il futuro riguardano soprattutto noi. Un giovane quando vede che ci sono delle dinamiche marce, se ne va e cerca di dare il proprio contributo alla comunità altri modi. Però si disinteressa alla politica. Per riavvicinare i giovani alla cosa pubblica credo che andrebbero valorizzati di più, considerandoli maggiormente delle risorse e non solo dei numeri.

Tu però sei giovane e interessato alla politica, oltretutto studi Culture popolari e Scienze politiche a Zurigo.

No esatto, io credo nella politica e nei partiti. Ma non mi piace vedere gli inciuci. Ho visto delle dinamiche, sia in Municipio sia in Cc, che fanno pensare che a volte si facciano gli interessi di poche persone e non di tutta la comunità. Ogni tanto sembra un gioco di casacche. Ci sono state diverse scelte che non hanno favorito i giovani.

Di che tipo?

Di diverso genere. Faccio solo un paio di esempio. Sia in passato che ancora di recente le persone con difficoltà motorie sono rimaste impedite ad accedere a spazi pubblici, addirittura a una parte degli spazi della cancelleria comunale. Queste sono delle sensibilità importanti per la nostra generazione. Poi, a Monteceneri abbiamo un problema legato alle scuole: tanti stabili sono vetusti e la capienza è al limite, in quanto sono stati costruiti quando c’erano meno abitanti. Dall’aggregazione sono passati già tredici anni, ma l’impressione è che questo problema non sia stato affrontato seriamente. Certo, si parla di progetti, ma meno importanti e non prioritari. Lo stato delle finanze comunali impone di fare delle scelte. Inoltre, constato che a Monteceneri non c’è una politica di salvaguardia del territorio e della natura. A parole si vuole tutelare il territorio, ma poi si è disposti a sacrificarlo per interessi economici, come abbiamo già fatto per decenni in Ticino.

Sei l’unico candidato della lista. Come mai? Non è più semplice cambiare le cose quando si è più d’uno?

Inizialmente ho parlato con altri giovani e alcuni avevano dimostrato un certo interesse. Io però voglio essere libero. La mia impressione è che spesso nel nostro sistema politico l’autocritica venga a mancare, che si chiuda l’occhio sul proprio amico o compagno di partito, che si abbia paura della reazione degli altri... io voglio avere la libertà di dire quello che penso. Volevo mettermi in politica senza dovermi censurare infilandomi in una scatola che mi sarebbe stata stretta. Ed è anche uno dei motivi principali per i quali non ho scelto di entrare in un partito esistente. Oltre a un’altra questione.

Quale?

Io sono una persona progressista, vorrei che ci fossero diversi cambiamenti. Mi è capitato però di vedere rappresentanti dei partiti che voterei a livello cantonale o federale fare cose che non condivido a livello comunale e viceversa rappresentanti di partiti più lontani dai miei promuovere cose che avrei fatto anche io. Da ciò ho capito che a livello comunale dovremmo riuscire a parlarci tutti e tutte, senza guardare all’appartenenza partitica.

Che aspettative hai per il 14 aprile?

Non voglio crearmi false speranze, ma spero di entrare in Cc. So che a Monteceneri c’è un po’ di insoddisfazione, perché comunque non navighiamo nell’oro e quindi vanno fatte scelte oculate e i servizi ai cittadini andrebbero migliorati. Comunque vada, sarò contento in ogni caso perché per me era importante creare una lista che mettesse in discussione molte cose che vengono date per scontate, che facesse diverse domande. E infatti su ‘Facebook’ porterò avanti la mia campagna facendo diverse domande. Il mio primo obiettivo è far riflettere. Se venissi eletto? Metterei in discussione le cose dalla A alla Z, credo che sia anche compito di noi giovani provare a portare un cambiamento.

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