Monteggio, distrutta la strada di via Buseno

La grossa frana staccatasi dal pendio e caduta ieri sera verso le 21, in via Buseno a Monteggio, «ha portato a valle tra gli 80-100 metri cubi di materiale. La strada è stata pesantemente travolta e distrutta, con danni ingenti lungo 10-15 metri, ma non ci sono persone coinvolte». È questo il primo bilancio del geologo cantonale, Andrea Pedrazzini.

L’area non è nuova a scoscendimenti: «La zona è conosciuta, recentemente ci siamo passati e già si vedeva che la situazione non era ideale, ma un crollo così importante non era prevedibile» continua il geologo cantonale. Queste informazioni avevano già spinto le autorità a effettuare degli interventi preventivi: «L’anno scorso sono stati effettuati dei lavori per salvaguardare le case presenti costruite oltre 150 anni fa. Il materiale caduto si è fermato a 40-50 metri di distanza dalle abitazioni, che non sono state messe in pericolo, grazie agli interventi di prevenzione. Tenendo conto del rapporto costi-benefici, i lavori di salvaguardia hanno visto il coinvolgimento delle case e solo in parte della strada».

La frana è caduta nell’area propriamente chiamata Sasso del Buseno e la strada coinvolta collega Sessa con Ponte Cremenaga. Si tratta di una cosiddetta zona rossa, che viene così definita, perché esprime il rischio più elevato tra i quattro gradi definiti nei Piani delle zone di pericolo dal Cantone. «Adesso, si valuterà, assieme alle autorità comunali, come intervenire e se si potrà riaprire la strada. Per il momento, non ci sono delle tempistiche certe, metteremo dei sensori per captare eventuali altri movimenti e ripristineremo le condutture dell’acqua potabile. Poi si comincerà a togliere il materiale sulla carreggiata come le piante cadute».

Anche il sindaco Piero Marchesi, interpellato dalla ‘Regione’, conferma l’ampiezza dello scoscendimento che ha causato solo danni materiali. «La frana caduta ha spazzato via la strada e rotto le condutture dell’acqua che riforniscono la frazione di Buseno, dove ci sono cinque case di vacanza non abitate, più una in territorio di Sessa. Le condutture saranno già ripristinate in giornata». Per quanto riguarda la strada, invece, la situazione non pare rosea: «Qui ci sarà sempre il pericolo, anche se abbiamo svolto dei lavori per evitare lo sgancio di sassi, ma siamo pur sempre in una zona rossa. Ora dobbiamo interrogarci su cosa fare con questa strada disastrata, dato l’investimento importante che andrebbe fatto, è possibile che venga trasformata in un sentiero pedonale».