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Il Polo congressuale si fa più verde

C’è il Masterplan e il nuovo disegno del comparto Campo Marzio nord di Lugano. Piazze alberate e giardino pubblico oltre il 30% dell’area totale

Il comparto Campo Marzio nord
(Ti-Press)
2 giugno 2023
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Il futuro Polo congressuale al Campo Marzio è stato tratteggiato. Gli indirizzi strategici sono disegnati nel Masterplan, elaborato dal gruppo interdisciplinare di lavoro. Il documento è stato presentato mercoledì sera alla Commissione della pianificazione del territorio del Consiglio comunale di Lugano. Un documento che, rispetto alla presentazione pubblica risalente all'ottobre scorso, contiene alcune novità non di poco conto, come la superficie verde superiore al 30% del totale.

Un comparto più appetibile

Sono invece stati confermati i contenuti obbligatori del polo e tutta l’area: il centro congressuale (con sale modulabili e una polivalente per almeno 1’300 persone, come capienza massima), un albergo di categoria tre stelle, con circa 200 camere, un autosilo interrato per 300 stalli. «La superficie edificabile è stata contenuta a 28’600 metri quadrati, meno di un terzo di tutto il comparto – spiega Roberto Badaracco, vicesindaco e titolare del Dicastero Cultura, sport ed eventi di Lugano –. Gran parte dell’area verde è prevista vicino al fiume Cassarate, in modo da rendere il comparto più appetibile al pubblico, mentre le zone edificate sorgeranno a sud-est, verso il quartiere di Cassarate».

Verso la nuova variante di Pr

Il Masterplan formula le ipotesi di sviluppo urbanistico e territoriale. «È una sorta di progetto in grandi linee che, una volta approvato, ci consentirà di procedere all’elaborazione della variante di Piano regolatore con tutti i contenuti del comparto», continua il vicesindaco. Le visioni macroscopiche sono state tradotte nero su bianco sulla base delle indicazioni scaturite dal Piano direttore comunale (PdCom) e da linee guida definite dal ‘Parco Cassarate’ (composto dal Parco Ciani e dal Campo Marzio Sud), dagli spazi pubblici dedicati alle attività di quartiere, dal ‘Boulevard urbano’ che sviluppa l’asse di circolazione, che corrisponde alla linea del futuro Tram-Treno collegato al centro cittadino.

‘Città porosa’ e armoniosa

Gli altri due elementi sui quali poggia il Masterplan sono il legame rappresentato dal fiume Cassarate, che idealmente collega le aree pubbliche dei quartieri limitrofi alla parte ovest del Campo Marzio, e il principio definito ‘città porosa’, con la sua struttura morfologica urbana composta da edifici residenziali singoli che hanno densificato la pianura negli ultimi 50 anni: i futuri edifici residenziali o amministrativi dovranno integrarsi nella maglia esistente. Non a caso, dunque, la parte del comparto costruita a ovest è destinata al centro congressuale vero e proprio (con un ristorante e un’area dedicata al terziario). La zona a est è invece destinata alla residenza privata, all’albergo con spazi (i cui contenuti sono aperti) per attività commerciali o a strutture amministrative.

Un Boulevard e posteggi eliminati

Al posto dei parcheggi accessibili tramite la barriere (lato ovest), è prevista una piazza alberata che sfocerà nel giardino pubblico lungo la via Campo Marzio, dove la circolazione veicolare sarà ridotta al minimo (riservata ai residenti) e la velocità limitata. Nel quadrilatero compreso tra via Campo Marzio e via al Tiglio, il Masterplan prevede una piazza verde. C’è poi l’idea di trasformare, lungo il comparto a sud, come detto, il viale Castagnola in un Boulevard urbano più godibile, con la sistemazione della parte verde oggi inutilizzato lungo il vecchio padiglione Conza. Verranno inoltre eliminati tutti i posteggi in superficie del comparto, compresi una buona parte di quelli ‘blu’ e saranno sostituiti dall’autosilo interrato.

Un'operazione da cento milioni

Il documento conferma anche il finanziamento dell’opera, stimata attorno ai cento milioni di franchi, tramite un Partenariato pubblico privato (Ppp) con i due partner privati, che si sono uniti nel consorzio Halter-Implenia, con cui la Città di Lugano ha firmato una dichiarazione di intenti con obiettivi, condizioni e tabella di marcia. Due partner, lo ricordiamo, che avevano partecipato alla seconda fase del concorso per investitori e progettisti, chiusa nel 2021 senza esito, con l'annullamento da parte del Municipio, siccome le proposte pervenute non rispettavano le condizioni poste nel bando. Già allora, l’esecutivo cittadino aveva quindi deciso di realizzare un progetto Ppp con incarico diretto ai due concorrenti.

Prossimi passi in Consiglio comunale

Dopo il primo incontro sul messaggio licenziato l’autunno scorso dal Municipio, sono rimasti aperti alcuni nodi da sciogliere e varie domande in sospeso. Così, l’esecutivo ha deciso di organizzare una presentazione con la commissione, che sta affrontando la questione. Dalla presentazione pubblica avvenuta lo scorso ottobre, il gruppo di lavoro che comprendeva esperti urbanistici, economici e di congressi, rappresentanti dei due Team che avevano partecipato al concorso pubblico (poi annullato), i direttori della varie divisioni della Città coinvolte, ha organizzato diversi workshop fino all’allestimento del documento definitivo, il Masterplan, appunto.

Il Consiglio comunale di Lugano sarà dapprima chiamato ad approvare la revoca del Piano regolatore e il credito di 306’000 franchi. In seguito, il legislativo dovrà dare luce verde alla nuova variante di Pr e al contratto di Ppp con i privati. L’iter è quindi ancora relativamente lungo a livello di tempistica. Forse, però, stavolta, sarà quella buona, per rinnovare le attuali strutture fieristiche sono nel Campo Marzio nord da parecchi decenni (il padiglione espositivo iniziale risale addirittura al 1941) e sono oramai superate.

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