Luganese

Lugano chiude i conti (ancora) in attivo

Piovono sopravvenienze d'imposta: nel Consuntivo 2022, l'utile d'esercizio è di 12,7 milioni di franchi. La differenza col Preventivo è di 36,9 milioni

In sintesi:
  • Le maggiori entrate ammontano a 27,2 milioni di franchi
  • Il risultato quantomai brillante ha confermato la ripresa economica registrata nel 2022
Il sindaco di Lugano e direttore del Dicastero finanze Michele Foletti
(Ti-Press)
27 aprile 2023
|

È un sindaco di Lugano raggiante quello che ha inaugurato, nel pomeriggio di oggi, il nuovo studio multimediale della Città (al piano interrato del Palazzo dei Congressi), annunciando i risultati brillanti ottenuti dal Consuntivo 2022. Nella prima conferenza stampa digitale della Città, trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube ufficiale @luganomycity, Michele Foletti ha snocciolato e commentato cifre particolarmente incoraggianti: l'avanzo d'esercizio è di 12,7 milioni di franchi, contro un deficit di oltre 24 indicato a Preventivo 2022.

Uno scostamento imprevedibile

La differenza, anche quest'anno, l'hanno fatta le sopravvenienze d'imposta: il gettito proveniente dalle persone fisiche è aumentato di 20,6 milioni (48,1 milioni a Consuntivo, 27,5 a Preventivo), mentre quello delle persone giuridiche di 6,6 milioni (19,1 milioni a Consuntivo, 12,5 a Preventivo). In tutto, fanno 27,2 milioni di maggiori entrate, alle quali si assommano gli incassi superiori alle attese, per le imposte suppletorie (4,8 milioni), per quelle speciali (+2,3 milioni), per le imposte immobiliari (+1,4 milioni), più vendite e rimborsi (+3,6 milioni). Lo scostamento tra le sopravvenienze registrate e quelle previste, è dovuto alla difficoltà di prevedere i tempi e l’ammontare delle tassazioni degli anni precedenti, che sono state riscosse nel 2022.

Crescita limitata delle uscite operative

Il percorso verso il traguardo del risanamento dei conti della Città è però ancora lungo: «Prosegue la serie di avanzi nella gestione corrente raggiunti a partire dal Consuntivo 2015. Se continuassimo così, raggiungeremmo il traguardo, pur mantenendo alto il grado di qualità dei servizi erogati e un livello d'investimenti attorno ai 60 milioni di franchi all'anno (nel 2022, 60,8 milioni di franchi netti, 74,2 lordi)», ha sottolineato Foletti. Nel consuntivo 2021, a titolo di paragone, gli investimenti in beni amministrativi realizzati (70,5 milioni) avevano generato investimenti netti di 61,6 milioni di franchi. Il sindaco ha inoltre messo in evidenza il limitato aumento dei costi: la maggiore spesa si è fissata in 2,4 milioni (+0,5%). È stato dunque rispettato l'auspicio evocato dalla Commissione della gestione, nel rapporto al Preventivo 2022, sul contenimento delle uscite operative, che non avrebbero dovuto superare i 450 milioni di franchi (a Consuntivo sono arrivate a 441,5 milioni).

Ripresa frenata dalla guerra

Il risultato quantomai brillante ha confermato la ripresa economica registrata nel 2022, dopo il lungo periodo caratterizzato dalla pandemia di Covid-19. Tuttavia, l’avvio e il protrarsi del conflitto in Ucraina hanno ridimensionato questo dato, creando una situazione di instabilità politica ed economica caratterizzata dalla ripresa dell’inflazione e dal repentino aumento dei tassi di interesse. Considerata la situazione d'incertezza, il Municipio ha mantenuto la valutazione prudenziale del gettito di consuntivo confermando le aspettative definite a preventivo (251 milioni di franchi).

CS: ‘Calo del gettito sopportabile’

«Ci aspettiamo una diminuzione del gettito ma sarà assolutamente sopportabile. Da alcuni anni, il Credito Svizzero non pagava imposte, versava solo quella immobiliare. La situazione è tuttavia ancora incerta, anche e soprattutto per quanto riguarda il personale. Le imposte di tutti gli istituti di credito a Lugano rappresentano circa il 25% del gettito delle persone giuridiche». Parole di Michele Foletti, che non teme grosse ripercussioni sull'erario cittadino a causa dell'assorbimento del Credito Svizzero da parte di Ubs. D'altro canto, i risultati brillanti del Consuntivo 2022 consentirebbero di stanziare aiuti sociali anti-rincaro, ma, aggiunge il sindaco, «come abbiamo sempre detto tramite un contributo una tantum, non strutturale. Attendiamo le proposte della Commissione delle Petizioni, che sta elaborando il rapporto sulla revisione del Regolamento sociale di Lugano. Però, non vanno bene gli aiuti per i premi di cassa malati inseriti nella prima bozza».

Debiti totali ‘sostanzialmente stabili’

Un altro dato significativo è l’ammontare dei debiti a breve, medio e lungo termine, che si fissa a 921,1 milioni di franchi (contro 906,4 milioni a fine 2021), «quindi, sostanzialmente stabile», ha osservato Foletti. Malgrado l’inversione di tendenza subita dai tassi d’interesse negli ultimi mesi del 2022, la Città ha potuto sostituire un prestito obbligazionario di 100 milioni, scaduto nel giugno 2022, con un altro a condizioni migliori. Il tasso medio d’interesse sull’indebitamento della Città scende dall’1,08% all’1,04%. Il debito pubblico raggiunge invece i 661,7 milioni di franchi (+12,6 milioni; + 1,9%), risultato condizionato anche dall’importante volume di investimenti realizzati. Tuttavia, ha rimarcato il sindaco, questo incremento eccessivo è ampiamente compensato dai beni patrimoniali della Città, che valgono ben di più dei 400 milioni di franchi, indicati a valore contabile.

Il grado di autofinanziamento sale al 79,2%

Gli ammortamenti su beni amministrativi ammontano a 35,5 milioni, con una riduzione di 4,2 milioni rispetto ai preventivati 39,7 milioni. Il minor costo per ammortamenti di 4,2 milioni deriva dalla sospensione degli ammortamenti sulle canalizzazioni e le opere di depurazione, che saranno recuperati a partire da quest'anno, tramite l’emissione dei contributi Lalia (Legge cantonale d’applicazione della Legge federale contro l’inquinamento delle acque). A Consuntivo 2022, l'aliquota media degli ammortamenti è quindi dell’8,06%, rispetto al 9,10% di Preventivo. Gli investimenti netti in beni amministrativi ammontano a 60,8 milioni. In particolare, si evidenziano i 74,2 milioni di opere realizzate (in linea con le previsioni di 79,5), mentre le minori entrate (-6,8 milioni) sono principalmente dovute al differimento dell’incasso dei previsti 10 milioni di contributi Lalia, relativi all’anno 2022. Un differimento che ha contenuto l'incremento del grado di autofinanziamento al 79,2% (pari a 32,7 milioni di franchi), tutto sommato sufficiente, come indica la Sezione enti locali. Se i 10 milioni di contributi di costruzione per impianti di depurazione (Lalia) per il 2022 fossero stati emessi, avrebbero portato a un grado di autofinanziamento del 95%.

Lievita anche il capitale proprio

Il capitale proprio si fissa invece a 136,5 milioni di franchi, rispetto a 123,8 milioni nel 2021 e a 117,6 milioni nel 2020. Il consuntivo 2022 è l'ultimo pubblicato dalla Città in conformità con il modello contabile armonizzato 1 (Mca1). A partire dal 2023, la Città si è adeguata al nuovo modello contabile armonizzato 2 (Mca2). Il nuovo approccio non consentirà di ammortizzare le opere in esecuzione e non ancora utilizzabili. Ciò comporta una forte riduzione degli ammortamenti dei beni amministrativi.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE