Luganese

Traffico in Malcantone, non ci sono ‘soluzioni definitive’

Il Consiglio di Stato aggiorna la situazione dei vari progetti: alcuni avanzano, altri stentano a partire, come le alternative da Agno verso il confine

La viabilità è problematica da decenni, soprattutto negli orari di punta
(Ti-Press/Archivio)
14 marzo 2023
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La richiesta di ‘soluzioni definitive’ per risolvere l’annoso problema viario del Malcantone "appare illusoria", soprattutto alla luce della continua crescita del frontalierato. Lo mette nero su bianco il Consiglio di Stato nella risposta all’interrogazione presentata il 10 novembre 2022 (primo firmatario Fabio Schnellmann), che ha chiesto di aggiornare la situazione dei vari progetti, in particolare per quanto concerne la rete tram-treno del Luganese e il Piano di pronto intervento (Ppi) del Malcantone.

Gallerie tra Magliaso e Ponte Tresa, si studia

Per quanto riguarda gli interventi di natura stradale maggiormente risolutivi per il miglioramento della viabilità del Malcantone, il Consiglio di Stato informa che "è in atto l’aggiornamento e l’ottimizzazione dello studio di fattibilità della variante C2 ‘Basso Malcantone: attraversamento stradale Magliaso - Caslano - Ponte Tresa’ (ovvero le gallerie tra Magliaso e Ponte Tresa). Inserita nel Piano direttore nel 2011, l’opera è attualmente al vaglio per verificarne la compatibilità rispetto alle modifiche legislative e normative intercorse, apportando nel contempo le debite ottimizzazioni del caso. Questo, per fornire un preventivo dei costi aggiornato e poter conseguentemente inoltrare la richiesta al Parlamento del credito per l’elaborazione del progetto di massima". In altre parole, la strada è ancora lunga.

Agno-Bioggio, i lavori dureranno 8 anni

Per quanto concerne invece il progetto della circonvallazione Agno-Bioggio, il governo cantonale scrive che "è in corso di elaborazione il progetto definitivo sulla base della "Variante di tracciato C" consolidata a livello di progetto di massima. Intanto, l’Ufficio federale dei trasporti ha approvato i piani (il che vale come licenza di costruzione), ha approvato il progetto definitivo, comprensivo di aggiornamento del preventivo dei costi, che verrà concluso a metà 2023. Il preventivo dei costi, a livello di progetto di massima (che potrebbe mutare più o meno del 20%), è pari a 216,6 milioni di franchi. Considerando le prossime fasi progettuali da svolgere (conclusione del progetto definitivo, approvazione credito di costruzione, pubblicazione del progetto, bandi di concorsi pubblici per la realizzazione delle opere) è a oggi ipotizzabile un inizio dei lavori non prima dell’orizzonte 2026. La durata dei lavori è stimata in circa otto anni.

Incroci a Caslano e fermata Flp, si progetta

In merito alle opere previste dal Piano di pronto intervento del Basso Malcantone, il Consiglio di Stato mette al corrente che "per la sistemazione degli incroci a Caslano e la nuova fermata Flp Caslano-Colombera, è in corso l’allestimento dei due progetti di pubblicazione ai sensi della Legge federale sulle ferrovie rispettivamente della Legge cantonale sulle strade". Rispetto a quanto indicato nella concessione del credito di costruzione (9,93 milioni di franchi), il progetto è stato rivisto: ai due passaggi a livello della Flp su via Industria e via Stazione verranno posate, in aggiunta ai semafori previsti, "anche barriere ai due passaggi al livello (resta quindi, come oggi, il regime ferroviario)", scrive il governo cantonale.

Magliaso, un ricorso frena la riqualifica

Sono invece in fase di realizzazione le migliorie stradali tra la rotonda Magliasina e la rotonda San Giorgio a Magliaso (compreso il risanamento del ponte in ferro sulla Magliasina, per le quali è stato stanziato un credito, confermato, di 3,82 milioni di franchi), mentre per le migliorie stradali e riqualifica urbanistica del nucleo di Magliaso è ancora pendente presso il Tribunale amministrativo cantonale un ricorso contro l’approvazione del progetto stradale. Il governo cantonale conferma il credito di costruzione concesso di 1,20 milioni di franchi. Restano aperte eventuali indennità (non previste a preventivo) decise in fase di procedura e attualmente difficilmente valutabili nella loro entità.

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