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Furto e danni all’opera d’arte: ‘Mancanza di rispetto’

Atto di vandalismo, probabilmente la notte di Capodanno, all’installazione artistica ‘Asteroidea’ a Sonvico. Sporta denuncia contro ignoti.

Forse un eccesso della notte di Capodanno
3 gennaio 2023
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Furto e danneggiamento. Queste le probabili ipotesi di reato contro chi ha compiuto atti vandalici al Pian Pirét a Sonvico, rubando un pezzo dell’installazione artistica ‘Asteroidea’ e rompendo parti della vicina fontana del Patriziato. La denuncia per ora è contro ignoti, ma rischia dunque di avere risvolti penali quello che a prima vista sembra un irrispettoso eccesso dei bagordi di fine e inizio anno.

Le stelle marine rievocano l’era del Triassico

«Ieri mattina (lunedì 2 gennaio, ndr) un collega della Commissione di quartiere di Sonvico si è accorto del danneggiamento alla fontana durante una semplice passeggiata – ci racconta il presidente della locale Commissione di quartiere Danilo Castelli –. Abbiamo subito contattato il Patriziato, sono andati sul posto e poi sono loro che ci hanno detto del furto della stella». Una stella marina, che è una delle tredici che compongono l’installazione artistica inaugurata a metà novembre che simboleggia il passato del Sottoceneri, più precisamente il Triassico, quando l’intera regione era sommersa dal mare e le vette montagnose erano barriera corallina.

L’artista: ‘È un atto di violenza’

L’opera è stata realizzata dall’artista Lisa Lurati. «Io sono tranquilla, ma dispiaciuta – dice a ‘laRegione’ –. Non sono particolarmente attaccata agli oggetti e purtroppo è già successo che mi venissero danneggiate delle opere esposte, seppur all’interno. Stavolta ho denunciato perché sembra meno ‘incidente’ rispetto alle altre... ed è pur sempre un atto di violenza, dietro a queste opere ci sono comunque delle ore di lavoro (circa un mese, ndr), dell’amore, e vederle danneggiate e rubate così non fa chiaramente piacere. È peccato». «È una mancanza di rispetto – aggiunge Castelli –: la Commissione si è attivata per trovare degli artisti che potessero valorizzare una zona già bella di suo. Anche in questo periodo dell’anno è una zona che richiama molti visitatori, anche turisti soprattutto svizzero tedeschi, che apprezzano l’opera d’arte. Sicuramente ci sarà qualcuno a cui non piace, ma questi atti di vandalismo pregiudicano la possibilità agli altri di apprezzare questi abbellimenti. Vedendo queste cose ti passa quasi la voglia di fare qualcosa e ti vien da lasciar perdere...».

‘Crediamo di sapere chi possa essere stato’

E l’amarezza cresce, se si pensa che i colpevoli della «bravata» potrebbero essere persone del posto. «Crediamo che possa essere capitato durante la notte di Capodanno – ipotizza il presidente –. Il paese è piccolo, la gente mormora, potremmo già sapere chi è. Forse un atto di ‘bullismo’ contro la cultura, magari dava fastidio a qualcuno... Di certo non è capitato per caso. Bisogna sapere che c’è quest’installazione in quel luogo, perché è una zona un po’ discosta, anche se ben frequentata. Per quello pensiamo sia qualcuno della zona». Anche le modalità del vandalismo fanno riflettere. Le stelle marine in questione sono state realizzate in cemento armato e pesano alcune decine di chili l’una e «sono stelle fissate al terreno tramite una punta di metallo e una catena, attaccata all’esterno con un lucchetto» precisa l’artista. «Il lucchetto non sembra tranciato, bisogna saperlo aprire, quindi potrebbe essere stato qualcuno capace di farlo – osserva Castelli –. Probabilmente gli autori sono andati su con un fuoristrada o comunque un veicolo e infatti si vedono ancora le tracce sul terreno».

Danni alla fontana, ‘con forza’

Danneggiata è stata anche l’adiacente fontana patriziale, utilizzata da chi passeggia nella zona ma anche da chi usufruisce del pendio, dove ci sono aree per grigliare e annualmente si tiene la nota Sagra della costina organizzata dallo Sci Club Sasso Grande. «Anche sulla fontana era stato fatto un intervento artistico – spiega Castelli –, incavando un tronco e rivestendone gli interni col rame. Una di queste parti di rame è stata spaccata, probabilmente con un oggetto contundente, con forza».

Mentre la Polizia cantonale si è già recata sul posto per la constatazione e per registrare la denuncia, Lurati cerca di relativizzare l’accaduto. «Adesso vedremo con la Città di Lugano (che con la Banca Raiffeisen ha coperto i costi di realizzazione, ndr) se saranno d’accordo di finanziare il rifacimento della stella rubata. Era previsto che l’installazione restasse qui per cinque anni. Adesso vediamo. Speriamo almeno che chi l’ha rubata la tenga in giardino...».

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