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Lugano promuove l’uso delle Bodycam da parte della polizia

Sono positivi i primi riscontri sulla sperimentazione avviata nel settembre 2021 con otto micro-camere messe in dotazione agli agenti

Le telecamere in dotazione agli agenti della Polizia di Losanna
(Keystone)
24 dicembre 2022
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È tutto sommato buono l’esito della sperimentazione sull’uso delle Bodycam da parte degli agenti di polizia di Lugano. Otto di queste telecamere sono state utilizzate dalle forze dell’ordine cittadine, altrettante sono state in dotazione di agenti della Polizia cantonale, incaricata di coordinare e di tracciare un bilancio del progetto pilota. Le valutazioni confluiranno, nei prossimi mesi, in un rapporto conclusivo.

‘Nessun poliziotto si è dimostrato contrario’

Intanto, però, dal punto di vista della Città, emergono i primi riscontri positivi. Ne ha riferito Karin Valenzano Rossi, titolare del Dicastero polizia di Lugano, ai commissari della Gestione. "Sebbene al momento sia prematuro esprimersi, l’apparecchio in questione raccoglie consenso ed è ben accolto dal personale di pattuglia operativo, infatti – salvo alcune rare reticenze – nessuno si è dimostrato contrario al suo utilizzo, anzi, la maggior parte degli agenti ritiene che oggi la Bodycam sia un valido mezzo di prova a supporto dell’operato dell’agente di polizia".

‘Dimostrato l’effetto deterrente’

Acquistate nel 2017 dalla Città di Lugano, le piccole telecamere sono state utilizzate solo dal settembre scorso, nell’ambito del progetto pilota, perché non c’è ancora una base legale che ne consenta l’uso. Ebbene, in questo anno di sperimentazione, Karin Valenzano Rossi ha detto che "le prove raccolte finora dimostrano che un intervento di polizia effettuato con la Bodycam determina, nella maggior parte dei casi, un effetto deterrente e dissuasivo nei confronti della controparte. Le prove di test e registrazione sono state eseguite in differenti contesti sia di giorno che di notte, durante la pattuglia appiedata, sulla motocicletta e sulle e-bike, il tutto allo scopo di meglio comprenderne peculiarità e potenzialità".

La capodicastero, rispondendo alle domande dei membri della Gestione di Lugano, ha inoltre riferito che "dal mese di ottobre è in corso la raccolta di informazioni attraverso un sondaggio online, da parte del personale utilizzatore, per conoscere le opinioni personali del personale di polizia. Una volta conclusa questa fase, il tutto verrà integrato in un rapporto conclusivo che verrà presentato al comandante della Polizia cantonale per il prosieguo dell’iter previsto. Fra l’altro, si fa notare come la competenza per l’uso delle bodycam, anche per le polizie comunali, è stata prevista nel progetto di nuova legge sulla polizia attualmente in consultazione".

Aspetti giuridici ancora da approfondire

Insomma, dalla sperimentazione emerge come queste piccole telecamere si siano rilevate uno strumento di "de-escalation": nella maggior parte dei casi, è bastato che gli agenti dichiarassero alla persona da controllare la loro intenzione di accendere il dispositivo, per calmare la situazione. Per un uso più diffuso, restano tuttavia da approfondire alcuni aspetti giuridici legati alla privacy delle persone, allo stoccaggio delle immagini, ai costi e alle competenze relative al loro utilizzo. Sulla scorta degli elementi scaturiti dalla sperimentazione, saranno esaminati tutti questi aspetti ed eventuali altre criticità, per fissare correttivi o limiti, nella preparazione del rapporto conclusivo.

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