Luganese

Campione d’Italia, s’indaga sulla vendita di 19 pistole

La Procura di Como ha ordinato verifiche sulle armi della Polizia locale. Il sindaco Canesi: ‘Attendiamo con fiducia la conclusione degli accertamenti’

Una veduta dell’enclave di Campione d’Italia
(Ti-Press/Archivio)
19 dicembre 2022
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A seguito di due denunce, la Procura di Como ha disposto accertamenti affidati ai carabinieri del Nucleo speciale di Campione d‘Italia, che nei giorni scorsi si sono presentati negli uffici del Comune dell’enclave, per acquisire la documentazione relativa alla cessione di 19 pistole che erano in dotazione alla Polizia locale, nel periodo in cui l’organico era formato da due ufficiali e venti agenti e alla motovedetta che a inizio novembre è stata ceduta all’Autorità di bacino dei laghi Ceresio, Piano e Ghirla. Stando a chi ha presentato le denunce, le 19 pistole Heckler & Koch Usp calibro 40 sarebbero state svendute, mentre quando la pilotina è stata ceduta mancava di uno strumento di bordo. Così sostiene l’autorità di Bacino, la cui sede è a Campione d’Italia, anche se l’enclave non ne fa più parte.

Dopo il dissesto, non servivano

Dopo il dissesto finanziario del Comune – estate 2018 – sono rimasti in servizio solo due vigili urbani, per cui le pistole non servivano. «Per cui abbiamo deciso di metterle in vendita – chiarisce il sindaco Roberto Canesi –. Ci siamo rivolti ai carabinieri, che hanno prospettato due soluzioni: mandarle al macero o venderle. Abbiano scelto la via della vendita, interessando alcuni armaioli. Seicento euro l’offerta migliore arrivata da un armaiolo di Carlazzo». La minoranza consiliare Campione 2.0 nei mesi scorsi aveva sollevato perplessità sul prezzo di vendita delle pistole.

‘Mancanza non accertata’

La pilotina, lo scorso novembre è stata consegnata all’Autorità di bacino al termine di una vicenda andata avanti nel corso degli ultimi anni, anche perché era stata messa sotto sequestro a seguito del dissesto finanziario del Comune. «A noi non risulta che mancasse uno strumento di bordo – commenta Canesi –. Anche perché questa presunta mancanza non è stata accertata da nessun perito chiamato a stabilire il valore della pilotina. Comunque, siamo tranquilli in quanto non abbiamo nulla da temere. Attendiamo con fiducia la conclusione degli accertamenti».

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