Luganese

Quando l’essere troppo disponibili trasforma in narcotrafficanti

Condannato a tre anni di carcere, di cui 18 mesi sospesi per quattro anni, il 55enne che aveva trasportato oltre due chili di cocaina da Oltreconfine

Trasportati oltre due chili di cocaina dall’Italia
(Ti-Press)
16 dicembre 2022
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È stato condannato a tre anni di detenzione, di cui metà sospesi per quattro anni, l’uomo che nei primi mesi del 2022 aveva trafficato tra il Comasco e il Ticino oltre due chili di cocaina. Nel caso erano coinvolte altre quattro persone, di cui due condannate lunedì 12 dicembre. L’uomo, processato oggi alle Assise criminali di Lugano, presiedute dal giudice Amos Pagnamenta, ha ammesso sin da subito tutte le sue colpe, e il tutto si è svolto nella formula del rito abbreviato, con una condanna per infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti.

Un ingenuo narcotrafficante

L’uomo, che al momento dei fatti viveva unicamente grazie alla rendita datagli dall’assicurazione d’invalidità, si sarebbe prestato a trasportare l’ingente quantitativo di 2,1 chili di cocaina dall’Italia, ricevendo come compenso appena 300 franchi. «Volevo fargli un favore» ha dichiarato l’uomo davanti alla Corte. Stando alla difesa, rappresentata da Ryan Vannin, l’imputato sarebbe infatti un uomo «fondamentalmente buono, sensibile e come si è potuto vedere, fin troppo disponibile». Certamente non una mente criminale, ma uno che sembra essersi fatto trascinare in qualcosa più grande di lui; in parte a sua insaputa, dal momento che non è mai stato al corrente dell’effettivo quantitativo trasportato.

Biasimo per la struttura carceraria

L’avvocato Vannin, senza contestare la pena suggerita dalla pubblica accusa – rappresentata dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti –, ha però espresso il suo biasimo verso la struttura carceraria che ospita l’imputato da maggio a questa parte. Il 55enne soffre infatti di problemi di salute, che stando all’avvocato difensore «non sarebbero stati presi in considerazione se non dopo diverse sollecitazioni». A giugno è stata inoltre formulata la richiesta per un esame psicologico, per verificare l’idoneità al processo e alla carcerazione dell’imputato, ma che sarebbe rimasta inevasa.

All’uomo è stata anche inflitta una multa di 50 franchi per aver fatto uso, una volta sola, di cocaina: in contravvenzione dunque alla Legge federale sugli stupefacenti.

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