Luganese

Lugano, da febbraio consegnati 108 computer in comodato d’uso

La Città invita aziende e altri enti a donare il proprio materiale informatico inutilizzato

(archivio Ti-Press)
19 ottobre 2022
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Tramite il progetto ‘eQuiD’ della Città di Lugano, attivo dallo scorso mese di febbraio, sono stati consegnati 108 computer in comodato d’uso gratuito a cittadine e cittadini e ad associazioni non profit che operano nella regione. ‘eQuid’, viene ricordato, si occupa della raccolta, rigenerazione e ridistribuzione di computer usati. La Città invita le aziende a sostenere il progetto, donando il proprio materiale informatico inutilizzato.

"L’accesso al mondo del digitale richiede l’utilizzo di dispositivi elettronici che necessitano di essere mantenuti e aggiornati, contribuendo a generare il cosiddetto ‘e-waste’, ovvero i rifiuti elettronici", viene ricordato nel comunicato. "Inoltre, il continuo aumento dei dispositivi elettronici e la loro repentina obsolescenza rischiano di incrementare progressivamente il divario digitale (‘digital divide’) che consiste nella disparità tra chi può avere un dispositivo elettronico e possedere le competenze per utilizzarlo in maniera consapevole ed efficace e chi ne è escluso". Per questi motivi il servizio proposto dalla Divisione della socialità e da Lugano living lab, offre computer ai cittadini che ne hanno bisogno e che preferiscono il riuso all’acquisto, sia per motivi economici sia per ragioni ambientali e sociali. ‘eQuid’ è disponibile anche per le associazioni no profit che operano principalmente sul territorio della città.

L’iniziativa finora ha suscitato interesse: come detto, da febbraio sono stati consegnati 108 Pc, di cui 12 ad associazioni no profit e 96 a cittadini. La composizione dei richiedenti è eterogenea, indica la Città: l’11% sono studenti, il 7% pensionati, l’8% casalinghe e il 72% lavoratori con professioni in cui non è previsto l’utilizzo del computer. Inoltre il 49% dei richiedenti è svizzero, ma sono 21 le nazionalità rappresentate. Per quanto riguarda l’età, la persona più giovane ad aver fatto richiesta ha 19 anni, mentre la più anziana 82. "Questi dati evidenziano in particolare uno degli obiettivi del progetto: raggiungere persone che, non avendo un uso professionale di materiale elettronico, sono tendenzialmente più a rischio di rimanere escluse dai processi sociali della digitalizzazione", si legge nel comunicato.

Ad aver fornito il materiale elettronico sono sei aziende ed enti donatori, a cui si aggiunge la Città di Lugano "che ha fornito il maggior numero di dispositivi". Visto l’aumento della domanda, viene chiesto ad aziende ed enti di sostenere il progetto donando il proprio materiale informatico inutilizzato e ancora in buono stato. I Pc vengono poi ricondizionati "seguendo le più rigorose specifiche del settore. Ogni computer rigenerato dispone di un software base installato ex novo e i dati personali del precedente utilizzatore vengono eliminati in maniera certificata". Inoltre "i dispositivi vengono personalizzati con le grafiche di artisti digitali locali".

I computer, viene ricordato, sono donati nella forma di comodato d’uso, ovvero prestati dalla Città a titolo gratuito e senza scadenza a chi ne fa richiesta, a seconda delle disponibilità. Sia i richiedenti sia i donatori possono contattare il servizio tramite mail (equid@lugano.ch) o telefono (058 866 74 48). Maggiori dettagli sono disponibili sul sito www.digitaleconsapevole.ch/equid.

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