Luganese

Si è spenta la voce di Eros Pastore, sindacalista dei bancari

Storico presidente dell’Associazione impiegati di banca, per un periodo è stato deputato in Gran Consiglio. Il ricordo di Fulvio Pelli

Eros Pastore, correva l’anno 1999
(Ti-Press)
14 dicembre 2021
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Eros Pastore era una persona che non le mandava a dire. Soprattutto quando in gioco c’era il futuro professionale dei bancari. Riconosciuto come la guida storica dell’Associazione svizzera impiegati di banca (Asib), la sua voce si è spenta nei giorni scorsi all’età di 87 anni dopo un’esistenza vissuta con passione. Lo stesso slancio che nel tempo ha messo nella difesa di un settore che in Ticino ha conosciuto, e conosce tuttora, difficoltà e problemi dopo aver attraversato anni aurei. «Era un combattente che si impegnava per le persone che rappresentava». All’avvocato luganese Fulvio Pelli bastano poche parole per tracciare un ritratto fedele di Eros Pastore, «che era un amico». La loro frequentazione, del resto, riporta indietro nel tempo. «L’ho conosciuto bene, già quando era un funzionario di BancaStato, dove ha lavorato per molti anni, e mio padre era il presidente di quell’istituto bancario – ripercorre Pelli, raggiunto da ‘laRegione’ –. Nel tempo abbiamo mantenuto contatti regolari caratterizzati da una stima reciproca, anche se non sempre ho condiviso i suoi passeggiamenti politici». Pastore era, quindi, un po’ il sindacalista dei bancari, e in un ambito «in cui la forza del sindacalismo è abbastanza fragile».

Anche la politica, però, lo ha ‘catturato’, a tal punto da sedere tra il 1999 e il 2003 tra i banchi del Gran Consiglio per Federalismo e libertà. «Aveva inventato un suo partito – annota ancora Pelli –, muovendosi in una posizione liberalsocialista. Pure in parlamento dimostrava comunque di avere le idee chiare e di sapersi far ascoltare, combattendo delle battaglie spesso un po’ da solo». Uno spirito indomito, quello di Eros Pastore, che ha saputo reagire anche quando la salute è venuta meno, affidando il suo pensiero alla penna e firmando alcune pubblicazioni, tra queste ricordiamo ‘Le banche dalla parte di chi ci lavora’ con il giornalista e politico Dario Robbiani nel 1991. «Ma era anche un poeta».

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