Luganese

Anche Bruno Lepori lascia Lugano Region

Dopo dieci anni di presidenza dell’ente, l’ex sindaco di Capriasca dimissionerà. Una cinquantina le candidature per il posto di Alessandro Stella

26 novembre 2021
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«Dopo un 2020 eccezionale, ci apprestiamo ad archiviare un anno da record, con cifre mai raggiunte da oltre vent’anni. Supereremo ampiamente il milione di pernottamenti, soprattutto grazie ai turisti svizzeri e ribalteremo dal rosso al nero, con un utile significativo, i numeri del preventivo 2021 che indica mezzo milione di deficit. È brutto dirlo, ma grazie al coronavirus, è giunta a Lugano e nel Luganese una massa di clientela romanda che non si era mai vista. In piazza della Riforma quest’estate si sentiva parlare francese dappertutto. Quest’anno è davvero andato oltre ogni migliore aspettativa, anche se i pernottamenti, sempre variabili, non possono essere l’unico criterio per giudicare l’andamento del settore, visto che bisogna tener conto anche del turismo di giornata».

Confermato il Summer Jamboree

Parole di Bruno Lepori, presidente di Lugano Region, che annuncia buone notizie per il settore, anticipando a ‘laRegione’ che, fra qualche mese, passerà il testimone alla conduzione dell’ente assunta oltre dieci anni fa. Verrà sostituito nell’assemblea del prossimo giugno. Nello stesso mese (il 9, 10 e l’11), confida Lepori, avrà luogo un evento «stratosferico» che attirerà migliaia di persone: il Summer Jamboree, festival internazionale di musica e cultura americana anni 40 e 50, con una mostra a Villa Ciani e quattro postazioni nelle piazze del centro, per i concerti di Rock’n’Roll, Swing, Rhythm’n’Blues, Rockabilly e Country. Per quale motivo rassegna le dimissioni? «In politica ho avuto tante cariche, quasi tutte – risponde l’ex sindaco ed ex deputato in Gran Consiglio –. Di solito, quando volto pagina volto pagina. Stavolta mi dispiace perché stavo cominciando a capire bene tutte le dinamiche della materia. Però, ritengo che dopo dieci anni, occorre lasciare spazio ad altri. Altrimenti si rischia di legarsi troppo ai progetti. Poi, il fatto che smetta anche il direttore, è l’occasione per cambiare la squadra e nominare un nuovo presidente». Chi prenderà la presidenza di Lugano? «Dovremo nominarlo in una delle prossime riunioni del Cda».

‘Manterrò l’impegno per gli Amici del Bigorio’

Conserverà altre cariche pubbliche? «Mah, dicevo di no anche quando lasciai la carica di sindaco e in seguito il Gran Consiglio – risponde il presidente di Lugano Region –. Vorrei trascorrere i prossimi anni con più tranquillità anche se manterrò l’impegno preso con la presidenza dell’associazione Amici del Convento di Bigorio». Quali sono i dati salienti della sua presidenza? «Ricordo la nuova legge sul turismo entrata in vigore all’inizio del 2015: allora venne deciso di ridurre gli enti regionali da 11 a 4, un mezzo miracolo conoscendo il Ticino – sostiene Lepori –. Per noi, tale modifica non ha avuto ripercussioni, visto che all’inizio del 2000 abbiamo accorpato gli enti Valli di Lugano, Ceresio e quello della città, mentre la fusione con l’ente del Malcantone risale al 2011. In questi anni abbiamo modificato gli statuti tenendo conto delle indicazioni normative che impongono un’equa ripartizione della rappresentanza nel CdA dei comprensori e delle categorie. Perciò, ora l’ente è suddiviso in cinque comprensori Lugano, Capriasca, Ceresio, Malcantone e Tamaro-Vedeggio e le quattro categorie: Gastro, Hotellerie, trasporti e commerci. Ogni comprensorio e categoria avrà una persona di riferimento quest’anno».

Nuove nomine entro fine anno

Nell’ambito della riorganizzazione, nel 2018 venne lanciato il nuovo concetto di “Lugano Region” nato per far fronte alle nuove sfide, digitali e internazionali, facendo leva su un’ampia diversificazione e che valorizza le peculiarità del territorio. «Un passo necessario – prosegue Lepori – perché, da alcuni anni la promozione del turismo tramite la rete e i social ha preso sempre più piede». Fra le altre novità significative decise dal Cda e approvate dall’assemblea, spiccano «il rinnovo della convenzione con la fondazione Malcantone, alla quale viene assicurato un sostegno economico di 360’000 franchi all’anno, oltre ai contributi già previsti (110’000 alla Fondazione e 250’000 alla società Monte Lema Sa che ora cammina con le proprie gambe anche grazie agli aiuti dei Comuni) e la vendita del San Grato alla Città di Lugano. Ci dispiace anche perché con il parco avevamo un legame affettivo, però gestirlo non figura tra i compiti che ci ha affidato la legge», osserva il presidente di Lugano Region. Intanto, sono una cinquantina le candidature giunte in risposta al bando di concorso per sostituire Alessandro Stella, che formalmente andrà in pensione il 30 giugno 2022. Il sostituto sarà nominato entro la fine dell’anno, per consentire alla persona che verrà selezionata di rassegnare le dimissioni con un sei mesi di tempo.

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