Luganese

Arriva a Lugano la mostra Real Bodies

L’esposizione, che esporrà numerosi corpi reali e svariati esemplari anatomici umani, avrà luogo al Centro esposizioni dal 16 dicembre al 20 febbraio

Dal 16 dicembre a Lugano
(Keystone)
10 novembre 2021
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Sbarca a Lugano la mostra ‘Real Bodies - Alla scoperta del corpo umano’. L’esposizione, dopo aver fatto il giro del globo fra entusiasmi e polemiche, raggiunge per la prima volta il Canton Ticino. Dal 16 dicembre al 20 febbraio il Centro esposizioni ospiterà così numerosi corpi umani reali, così come svariati esemplari anatomici umani, il tutto ben conservato. “Adatta ai visitatori di ogni età – si legge in una nota –, la mostra presenta nove aree tematiche e oltre 1’800 metri quadrati di esposizione ed è un’occasione unica anche per tutti gli istituti scolastici di approfondire temi come la medicina, la biologia, la storia”.

Rispetto alle mostre andate in scena alcuni anni fa, come quella a Milano, la versione attuale è stata aggiornata e ora include le ultime informazioni scientifiche sul Covid-19 “nel tentativo di esaminare come influisca sui principali sistemi dell’anatomia umana, dalla respirazione alla circolazione. Questo contenuto appena aggiunto integra la straordinaria mostra sui corpi e presenta un’immagine sfaccettata, ma facilmente comprensibile, del virus da una prospettiva anatomica”.

In Svizzera, questa tipologia di mostra era finita addirittura davanti alle autorità giudiziarie. Nel 2018 il Municipio di Losanna aveva infatti vietato l’esposizione, dopo una denuncia presentata dall’organizzazione cristiana contro la tortura e la pena di morte Action des chrétiens pour l’abolition de la torture, in quanto – secondo l’organizzazione – i corpi utilizzati nell’esposizione sono con molta probabilità di prigionieri cinesi deceduti o uccisi e di membri del Falun Gong, movimento vietato in Cina i cui adepti vengono perseguitati. L’esecutivo losannese aveva chiesto chiarimenti agli organizzatori, ma senza riceverli, decidendosi così per il no. La stessa associazione aveva presentato una denuncia anche a Berna, dove però la mostra era andata in porto regolarmente.

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