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Torricella, il caso scuole non finisce qui

Il Municipio ne discuterà nuovamente, mentre spuntano lettere dei genitori a difesa del maestro

(Ti-Press)
15 ottobre 2021
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Lunedì prossimo in Municipio a Torricelle-Taverne si riparlerà sicuramente della situazione venutasi a creare all’interno dello stesso esecutivo, e di cui abbiamo riferito ieri, dove la componente Gitt/Lega/Udc, vale a dire il sindaco Tullio Crivelli e il vice Franco Voci sono finiti in minoranza sul dossier del Dicastero educazione, tolto allo stesso Voci e affidato a Lorenzo Montini del Ppd. Quest’ultimo pochi giorni prima era stato ‘segnalato’ alla Sezione Enti locali da Crivelli e Voci per un presunto atteggiamento aggressivo, un alterco con pugni picchiati sul tavolo durante una seduta municipale. Già sentiti i tre principali protagonisti, abbiamo interpellato gli altri due municipali, la Plr Roberta Passardi e il Ps Francesco Giudici. Nessuno dei due ha voluto rilasciare dichiarazioni pubbliche. Almeno per il momento, ma la cosa non finirà qui. “Io rispetto la collegialità del Municipio, fintanto che non se ne discuterà all’interno del Municipio non posso rilasciare dichiarazioni. L’unica cosa che mi sento di dire è che non condivido contenuti e modi di quanto apparso sul giornale. Ne parleremo al nostro interno, ripeto, la collegialità è un principio fondamentale”. È ancora recuperabile la situazione nel vostro Municipio? “Quanto deciso non è un essere contro qualcuno, qui sta l’errore di fondo, pensare che noi tre siamo contro gli altri due. È solo voler gestire un Comune. In democrazia è normale trovarsi a volte nella maggioranza, altre in minoranza, a volte all’unanimità”. Anche Francesco Giudici rimanda eventuali dichiarazioni a dopo la riunione municipale di lunedì, dove comunque intende discutere il tema.

‘Disappunto e sentimento di ingiustizia’

Il casus belli come detto riguarda le scuole, dove ha pure fatto discutere la mancata conferma di un docente delle Elementari. Il maestro, cui non è stato rinnovato l’incarico, ci ha interpellati per replicare all’accusa fatta da Vosti, di “aver fatto pressioni politiche per perorare la propria causa” nella sua veste di consigliere comunale. Il maestro era peraltro stato eletto nella stessa lista di Crivelli e Voci. “Io ho parlato solo col mio municipale Voci, per delle segnalazioni mie dei genitori riguardanti il direttore, che erano state fatte regolarmente già dal 2017. Questo perché è il capodicastero Educazione a essere responsabile del direttore. Si vede che queste segnalazioni sono rimaste incastrate in qualche suo cassetto... Se lui non comunicava queste cose ai colleghi in Municipio, come non lo faceva con noi all’interno del gruppo Gitt/Lega, è ovvio che nessuno ne sapesse nulla”. A sostegno di questo docente si sono mossi pure parecchi genitori degli alunni da lui seguiti, una ventina le firme in calce a lettere lo scorso luglio al Municipio. in una di esse i genitori manifestano “disappunto e sentimento di profonda ingiustizia” per la mancata riconferma del maestro che nel dopo lockdown “ha saputo ridare fiducia ai bambini ma ha anche dovuto riportare i bambini più indietro ad un livello scolastico adeguato senza penalizzare chi l’aveva raggiunto”. “In poche parole i bambini ora vanno volentieri a scuola, ciò che in passato non era sempre il caso” si legge sempre nella missiva. “Io non ho nemmeno fatto ricorso ed ho subito trovato un altro lavoro” ci spiega il docente, dicendosi tuttavia profondamente deluso dalla situazione venutasi a creare, al suo ritorno nel mondo della scuola dopo 5 anni in un altro settore. Come si dice, affaire à suivre.

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