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Monteceneri: 185 chilometri di sentieri su un’app in 3D

L'iniziativa del Comune è una prima svizzera. Il municipale Marco Cattani: ‘Strumento molto dinamico, con un grosso potenziale anche turistico’

28 maggio 2021
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Una prima svizzera. Monteceneri è il primo Comune elvetico a dotarsi di una guida digitalizzata per sentieri in 3D, sotto forma di applicazione per smartphone. Un'innovazione sviluppata da inizio 2020 grazie al supporto dello studio Lucchini e Lippuner Sa di Lugano e con lo scopo di valorizzare il grande patrimonio sentieristico che Monteceneri vanta. Ne abbiamo parlato con il municipale Marco Cattani, che ha seguito da vicino il progetto.

Gli utenti potranno inserire proprie fotografie

«Al momento attuale, tramite delle icone, sono indicate le varie fermate di bus e treni, come pure tutti i principali servizi presenti sul territorio per facilitare gli spostamenti e l'orientamento – ci spiega –. Ma è un sito molto dinamico, che verrà aggiornato di periodicamente e sarà possibile aggiungere numerose altre informazioni (come ad esempio sulle sagre di paese o altri eventi locali, quando riprenderanno, ndr) e c'è l'opportunità per i privati di far pubblicità alla propria attività, ad esempio un ristorante o un negozio, finanziando il progetto». E poi c'è il capitolo foto: «Abbiamo inserito, grazie alla Lucchini e Lippuner, le foto più recenti di tutta la regione. Ma ci sono anche le rappresentazioni storiche di alcuni luoghi simbolo e inoltre, per rendere l'app più interattiva, gli utenti potranno caricare proprie immagini». Quest'ultimo aspetto avrà una doppia valenza: da un lato permetterà al Comune di scoprire in tempo reale se vi è ad esempio uno scoscendimento o una pianta caduta in un dato punto e inviare quindi qualcuno a mettere a posto grazie al localizzatore Gps; l'altro coté è invece legato alla condivisione dell'esperienza.

Dislivello, lunghezza, tempistiche: tutto su smartphone, in 3D

E poi, naturalmente, sono indicati i sentieri. «Li abbiamo differenziati per colori: ad esempio in rosso sono indicati quelli di Sentieri Ticino, in un altro colore quelli comunali, in un altro ancora quelli didattici e così via. Sono stati mappati essenzialmente i nostri, ma ci sono anche quelli di collegamento verso la Capriasca, il Gambarogno, Cadenazzo. La cosa interessante è che schiacciando su uno di essi, questo si illumina indicando il tempo di percorrenza, la lunghezza, il dislivello. Non è una cosa piatta ed è accessibile a tutti: non bisogna saper leggere le curve della cartina per interpretare le informazioni. Chi non è pratico può anche sbagliare. Leggendo le recensioni dei sentieri, può capitare che sia indicato che si tratta di un percorso per famiglie ma quando si arriva sul posto ci si rende conto che non è proprio così e che può essere difficile. Questo strumento invece fornisce il livello di difficoltà nell'immediato».

‘Darà un bell'impulso al turismo’

La guida insomma è una novità utile, ma anche il coronamento di un percorso per il Comune. «I nostri sentieri sono ben tenuti e segnalati, anche grazie all'importante apporto dell'ente turistico luganese. Abbiamo lavorato tanto in quest'ambito negli ultimi cinque anni, ripristinando circa sette chilometri di percorsi. Abbiamo messo delle panchine sui punti panoramici, sui Monti di Canedo ad esempio sono stati ripristinati dei piccoli biotopi davvero belli. In totale abbiamo circa 185 chilometri, una rete immensa che è un patrimonio da valorizzare». E da esportare: «Un altro scopo importante è favorire il turismo. Inizieremo a presentarlo sul sito del Comune per farlo conoscere dapprima ai residenti, ma poi ci piacerebbe contattare degli enti turistici della Svizzera interna per promuovere questa novità e far capire che c'è molto più da vedere che la già nota e apprezzata località del Monte Tamaro. Soprattutto adesso con la pandemia vediamo che c'è molta gente che gira, ma riscontriamo anche che c'è una carenza a livello informativo e questa è l'opportunità per introdurre uno strumento digitale a supporto del turista. Come tutte le cose innovative, sarà chiaramente un po' da testare, ma è molto intrigante come progetto e siamo convinti che darà un bell'impulso a questo tipo di turismo».

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