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Il Tram ferma il treno: sospeso l'appalto

La gara per assegnare i lavori di progettazione del 'metrò' potrebbe essere da rifare

Ti-press
14 maggio 2021
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Nuovo inghippo per il progetto di tram-treno, già contestato - per la soppressione della tratta di collina - da una opposizione delle associazioni ambientaliste, e da privati. Il Tribunale amministrativo (detto anche Tram...) ha sospeso la gara di appalto per la progettazione della tappa prioritaria del tram-treno, vale a dire la galleria Bioggio-Lugano centro e il tracciato fino a Ponte Tresa. Questo in seguito a un ricorso riguardante i requisiti che i concorrenti, presumibilmente team interdisciplinari, avrebbero dovuto presentare. Una questione formale, ma che stava creando non pochi problemi. I progettisti avrebbero dovuto allegare a mò di 'curriculum' documentazione su  opere simili precedentemente realizzate, o meglio progettate. Questa è una prassi comune, tuttavia nel bando veniva pure chiesto di presentare una firma dei committenti di queste opere direttamente sull’offerta allestita dal team interdisciplinare oltre ad una valutazione qualitativa del lavoro svolto sul progetto in questione. Che non è facile da ottenere per vari motivi: spesso i progetti sono state realizzati molti anni prima e le persone di riferimento non sono più attive, e poi vi sono enti che per principio non rilasciano dichiarazioni del genere.

La decisione del Tribunale equivale a un effetto sospensivo del concorso, nel senso che le offerte non potranno più essere inoltrate. Difficile capire cosa succederà nel merito, sicuramente sta prendendo forma un ritardo nella realizzazione dell'opera, al momento difficilmente quantificabile. Poche settimane? Diversi mesi?  Fra l'altro sulla stessa gara d'appalto sono pendenti anche altri ricorsi. Una situazione questa che si ripete: delibere del Dipartimento del territorio erano già state contestate (anche con successo) le delibere di altre importanti opere, come la galleria di Moscia, le rampe autostradali di Lugano nord o la circonvallazione Agno-Bioggio, come a testimoniare un crescente nervosismo verso le modalità con cui il Dipartimento del Territorio gestisce queste procedure.

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