Luganese

Nuovo quartiere Cornaredo, 'eppur si muoverà'

Il grande piano viario per l'area a nord dello stadio è impantanato nei ricorsi, più avanti i cantieri privati

31 marzo 2021
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Archiviata - momentaneamente - la 'battaglia di Cornaredo', con l'ok alla convenzione coi privati per zona sportiva e palazzi annessi, lunedì in Consiglio comunale, ci si chiede che fine abbia fatto quel grande progetto che porta lo stesso nome dello stadio. Ovvero il 'Nuovo quartiere Cornaredo' (Nqc).  A quasi dieci anni dall'apertura della galleria Vedeggio-Cassarate, la nuova 'Porta nord' di Lugano resta soltanto su modellini e rendering. Per fare il punto della situazione, l'Agenzia Nqc ha voluto incontrare la stampa, così da illustrare la miriade di procedure in corso sulle varie situazioni, non nascondendo un'amara verità. Mentre singoli progetti stanno prendendo forma, non decolla ancora forma la 'trama' del quartiere, vale a dire la parte pubblica, cioè soprattutto strade, ciclopiste e posteggi. Lo 'scheletro' per dirla con Roberto Lurati, sindaco di Canobbio e presidente dell'Agenzia Nqc: "Nel 2021 non batteremo un chiodo. Se tutto andrà bene al Tribunale amministrativo, partiremo nel 2022".Già perché molte componenti essenziali del Pino regolatore intercomunale (realizzato da Lugano, Canobbio e Porza) sono sub judice, avversate da ricorsi, ad esempio la maxi rotonda a cavallo del fiume Cassarate.

Ma tant'è, l'ottimismo resta incrollabile. Ancora Lurati: "Siamo alla vigilia, o all'antivigilia di opere importanti, le procedure sono lunghe. Si voleva un quartiere innovativo e così è stato. Il quartiere in pratica è già partito con alcune importanti opere private. L'obiettivo, entro il 2025, è mettere in cantiere le strade insieme alle opere stradali con tutto il discorso delle sottostrutture, avviare il lavoro del pratone di Trevano, con lo spostamento delle attività di tiro al monte ceneri, entro il 2026.  Bisogna capire se  che contenuti avranno, e risolvere i problemi legati alla mobilità in generale".

Masseria in arrivo

"È una fase estremamente delicata anche per la parte informativa, anche per questo facciamo questa conferenza stampa" aggiunge la municipale di Lugano Cristina Zanini Barzaghi. Che porta una buona notizia. "La Masseria di Cornaredo: nelle prossime settimane partirà il cantiere. La Fondazione Francesco ha ricevuto il diritto di superficie per procedere al restauro conservativo ,sarà una masseria della solidarietà, col trasferimento della mensa oggi situata presso la casetta gialla della Resega, un alloggio bed and breackfast e il restauro dell'antico torchio, il più grande ancora esistente nel nostro Cantone. La domanda di costruzione ha superato tutti gli scogli, tra cui un ricorso della Stan. Il finanziamento è stato pure risolto.  Anche la rimessa dei bus Tpl è in corso di realizzazione lungo via Maraini, così da liberare il posteggio a nord del polo sportivo. Per il nuovo ecocentro di Rugì, che farà posto alla rotonda dell'uscita della galleria, è in corso la domanda di costruzione. Prevediamo di arrivare in Cc con credito di realizzazione ancora quest'anno. Già definito con Canobbio e Porza, sarà pure fruibile da chi vive tre comuni.  Lo spostamento alla stampa del Dsu è previsto entro il 2024. Dove si trova adesso ci sarà il nodo intermodale con park&ride definitivo, l'arrivo della linea del tram e la realizzazione da parte di promotori privati, riattivati di recente per realizzare un piano di quartiere".

Il 'Parco' di Porza

Anche nello 'spicchio' di Porza le cose si stano muovendo. Il sindaco Franco Citterio: "via Chiosso sta veramente cambiando faccia, grazie anche al fatto di aver lasciato gli investitori privati più mobili nella scelta fra contenuti, commerciali o abitativi. Non vuole diventare un ghetto abitato, ma proporre un mix tra vita quotidiana e attività amministrative e commerciali, ben integrato anche col polo sportivo. Il Parco Cornaredo sviluppato da Artisa (presso la Resega) è abitativo nella parte superiore stabile e amministrativo ai primi piani. Si parla di attività sociale, con future sedi di Pro senectute e Pro infirmis, e le scuole della Associazione Benedetto, compresa la Parsifal. I lavori sono in fase di ultimazione, con un investimento di 20 milioni di franchi". 

Il coordinatore Stefano Wagner: invita alla fiducia: "Questo quartiere che ha come obiettivo anche quello di essere un modello pure dal punto di vista residenziale. E non solo: di svago per tutto questo agglomerato. Sul piano della Stampa si vede un risultato, è cresciuta in giudicato la licenzia edilizia consorzio valle del Cassarate per realizzare sistemazione idraulica con la piazza sul fiume, mi entusiasma pensare che a Cornaredo metteremo i piedi nell'acqua, e pensare al Belvedere attrezzato fra le scuole di Trevano e il pratone sul piano". Il futuro del comparto scolastico di Trevano e il suo collegamento col resto dell'area urbana (e il sottostante Nqc) sono peraltro ancora da definire da parte del Cantone.

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