Luganese

Lugano, posteggi delle abitazioni: Pianificazione spaccata

La mozione rossoverde che chiede di cambiare le norme per ridurre i parcheggi delle future abitazioni non piace alla maggioranza della commissione

Scopo finale? Diminuire gli ingorghi (Ti-Press/Archivio)
15 gennaio 2021
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Che i parcheggi siano un tema d'attualità a Lugano non è una novità. La soppressione di diversi, fra quelli delle zone blu ad esempio, è stata criticata negli scorsi mesi. Ora, il tema torna a dividere. È successo alla Commissione della pianificazione del territorio, che si presenterà con due rapporti al prossimo Consiglio comunale relativamente a una mozione rossoverde presentata nel 2018 dall'allora capogruppo socialista Simona Buri e dall'ecologista Danilo Baratti. L'atto in sostanza chiede di modificare le Norme di attuazione del Piano regolatore (Napr) per ridurre sostanzialmente il numero di posteggi obbligatori legati alle (future) abitazioni e di istituire un registro dei posteggi.

Accordo solo sul registro dei parcheggi

E quest'ultimo è l'unico punto che mette d'accordo favorevoli e contrari alla mozione. La maggioranza, capeggiata dall'Udc Tiziano Galeazzi, ritiene infatti che “la mozione vada a ledere, sebbene non così palesemente, un concetto fondamentale che riguarda la proprietà privata”, ossia la garanzia della proprietà e la libertà economica. Secondo la minoranza, relatrice Tessa Prati (Ps), la mozione darebbe invece ai proprietari di abitazioni “una maggiore libertà durante la pianificazione di nuove costruzioni o riattazioni offrendo loro la possibilità di diminuire il numero minimo di posteggi”. Non si tratterebbe quindi “né di un obbligo di diminuzione né di un'imposizione di un massimo ma di lasciare ai proprietari la possibilità di scegliere il numero di posteggi da offrire ai propri locatari partendo da un minimo regolato in base alla situazione locale (quanto la zona è servita dai trasporti pubblici e quant'è la disponibilità di parcheggi in sostanza, ndr)”.

La minoranza: ‘Non un numero massimo, ma una riduzione dei minimi’

Secondo la minoranza della Commissione inoltre l'atto parlamentare si riferirebbe unicamente ai quartieri centrali ben servizi appunti dai bus, non ai nuclei storici né alle periferie dove vi è ancora carenza di mezzi pubblici. Un punto particolarmente contestato dalla maggioranza della Pianificazione è legato al cosiddetto ‘travaso di parcheggi’. In sostanza, attualmente le Narp stabiliscono, a chi costruisce nuove abitazioni residenziali, di realizzare uno stallo per ogni appartamento minore di 100 metri quadrati e due per quelli più grandi. E per la minoranza le nuove norme dovrebbe tener conto anche della tipologia di abitazione: “Si pensi per esempio ad abitazioni sociali, per anziani, a pigioni moderate o cooperative in cui i residenti non possiedono un veicolo oppure ne possiedono solo uno anche se residenti in appartamenti superiori ai 100 metri quadrati”. La proposta del travaso “permetterebbe di offrire dei posteggi nelle vicinanze delle abitazioni senza obbligare i proprietari a costruire parcheggi sotterranei o farli optare per un abbattimento a causa dei costi alti”.

La maggioranza: ‘Si andrebbero a creare speculazioni sugli affitti’

Tesi sbagliate per la maggioranza: La mozione avrebbe “lo scopo di annullare ulteriormente parcheggi privati, pretendendo poi di far compensare queste mancanze di stalli tra privati. Con questo metodo si andrebbero pure a creare delle speculazioni sugli affitti per i parcheggi in modo selvaggio, gonfiando i prezzi oltre il ragionevole. Una legge di mercato basilare quale la domanda e l'offerta. Se la domanda è elevata e l'offerta è rara, il prezzo è destinato a salire”. Per questi commissari è inoltre “dubbiosa“ l'idea di poter accedere ad abitazioni anche senza parcheggi, in quanto andrebbe nella direzione di spingere i cittadini a rinunciare al veicolo privato diventando per loro stessi penalizzante se invece in futuro decidessero di acquistarla, un'auto. “Il tutto senza dimenticare che potrebbe subentrare un deprezzamento dell'immobile proprio perché privo di parcheggi dedicati”.

Tesi diametralmente, o quasi, opposte alle quali spetterà al legislativo nel suo insieme dare un riscontro.

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