Luganese

Agenzia viaggi di Lugano alleggerita da due ex dipendenti

Condannati gli imputati, ma non tornano in carcere, dopo aver ammesso le loro responsabilità

Niente carcere per gli imputati
(TI-PRESS)
20 novembre 2020
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Quando si viaggiava intensamente e le agenzie facevano affari. Era quello il tempo - siamo nel 2012-2013 - in cui, accecati dal denaro, due ex dipendenti di una agenzia di viaggio di Lugano, un 44enne luganese e un 43enne contabile italiano, si sono macchiati del reato di appropriazione indebita. La loro colpa? Aver incassato in diverse occasioni da clienti e indebitamente trattenuto pagamenti in contanti, l'italiano per un importo complessivo non inferiore a 50 mila franchi e poi sperperati per uso personale; il ticinese per una somma quasi quattro volte più elevata, ossia per circa 180 mila franchi, anche in questo caso spesi per una vita di lusso, con soggiorni a St. Moritz e a Roma. Il luganese ha pure raggirato un suo amico, convincendolo ad aderire a un investimento immobiliare ad Ibiza, salvo che l'operazione era fittizia, e ha così scucito alla vittima una somma complessiva di circa 30 mila franchi.

Uno dei due imputati in lacrime: 'Mi vergogno per quel che ho fatto' 

«Mi vergogno per tutto quello che ho fatto» - ha detto in lacrime il luganese stamane a processo davanti alla Corte delle assise correzionali di Lugano, presieduta dal giudice, Marco Villa. L'italiano 43enne, padre di famiglia, dal canto suo, ha detto di aver cambiato nel frattempo vita. «Vorrò raccontare quel che ho fatto ai miei figli e spiegare loro che ora sono diverso...». Entrambi gli imputati hanno confessato. Il pp Andrea Minesso, nella sua requisitoria, ha proposto una condanna di  22 mesi di detenzione, la cui sospensione è stata demandata alla decisione della Corte, per il 44enne luganese; e per il 43enne italiano ha formulato una richiesta di pena pecuniaria di 150 aliquote sospese con la condizionale .Entrambi hanno tradito la fiducia riposta loro dal datore di lavoro - ha evidenziato il magistrato. Gli avvocati di difesa, Stefano Campo novo e Nadir Guglielmoni, hanno richiesto riduzioni di pena. La Corte ha emesso nel pomeriggio il verdetto: due condanne, ma risparmiando a entrambi gli imputati il carcere: nei confronti del cittadino italiano è stata pronunciata una pena pecuniaria, mentre contro il luganese è stata pronunciata una pena di 20 mesi posta al beneficio della sospensione condizionale, come richiesto dall'avvocato Camponovo. 

 

 

 

 

 

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