Luganese

Posteggi ex Pestalozzi, 'si torna ai 400'

Un emendamento sta maturando nella Commissione edilizia, criticata per il ritardo dal Ps Raoul Ghisletta

Ti-press
17 ottobre 2020
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"Ma cosa combina la maggioranza della Commissione edilizia di Lugano?" si è chiesto pubblicamente il presidente della sezione Psi, Raoul Ghisletta. Motivo della recriminazione, la pianificazione del progetto riguardante la stazione ferroviaria cittadina, 'StazLu2' e soprattutto il suo contenuto più controverso, il futuro posteggio-autosilo all'ex Pestalozzi, dietro la stazione Ffs. Che il Municipio vorrebbe ridurre a 140 posti auto, mentre il Consiglio comunale ha deciso di mantenere a 400 stalli, come già stabilito anni fa, rimandando il messaggio all'Esecutivo. Ora questo nuovo messaggio, attualizzato, è fermo in Commissione edilizia. Ghisletta parla di un "ritardo nell'evasione" di questo e dell'altro messaggio 'ferroviario, il credito per il nuovo sottopasso pedonale. "Il ritardo è dovuto a una parte del Consiglio comunale, annidata principalmente nella Commissione edilizia, che insiste per l’aumento dei posteggi pubblici da 140 a 400 alla stazione FFS. Un’idea balzana che attirerebbe unicamente il traffico pendolare, generando rumore e inquinamento ulteriore nei già martoriati quartieri di Besso, Loreto, Centro e a Massagno. Il Municipio di Lugano valuta in 26 milioni franchi il costo supplementare, che verrebbe messo a carico della città per un capriccio di alcuni politici: questi ultimi sono totalmente in controtendenza con Cantone e Comuni, che hanno stanziato un credito di 461 milioni Fr. per i trasporti pubblici nei prossimi 4 anni" scrive il presidente socialista.

Petralli: rispettiamo la volontà del Consiglio comunale

Allora, cosa succede? Giriamo la domanda ad Aurelio Petralli, che della Commissione edilizia è il presidente. "La Commissione edilizia ha sempre lavorato bene in questi anni, licenziato una quantità di rapporti e di emendamenti sempre accolti dal Municipio. Per quello che concerne il comparto della stazione, il Consiglio comunale aveva deciso per 400 posteggi, dando mandato al Municipio di prevederli nella pianificazione in un nuovo messaggio. Il Municipio per contro ha ripresentato un messaggio che prevede 140 posti sostenendo che il Cantone non avrebbe pagato i posteggi supplementari. Quello che pensiamo è di prevedere comunque i 400 posteggi nella pianificazione, e in seguito, se in una seconda analisi per questioni finanziarie o altro il Comune di Lugano decidesse di non farli, saremmo sempre in tempo. Questo è l'emendamento che stiamo discutendo in Commissione, ed è un agenda nella nostra prossima seduta lunedì prossimo".  Non è l'unico aspetto che del messaggio municipale ad aver suscitato perplessità. "Ok i giardinetti di Besso vengono tolti completamente. Ma, questa è la nostra domanda al Municipio, avete fatto un esame sulla situazione complessiva del verde. Avete trovato dove mettere dei nuovi giardini?". 

D'accordo le perplessità, ma avete fermato tutto? I messaggio non sono bloccati, per niente, nemmeno la commissione della Gestione ha ancora rilasciato il suo rapporto. Anzi, i i relatori delle tre commissioni che si stanno occupando di StazLu2, edilizia gestione e pianificazione si troveranno per uscire se possibile se possibile con un emendamento unico. Se non si dovesse arrivare a questo, noi come Commissione edilizia usciremo comunque con un rapporto  (relatori designati sono i commissari Ugo Cancelli e Antonio Bassi), e con l'emendamento che ripropone i 400 posteggi, come da mandato che il Consiglio comunale ha dato al Municipio. Sono convinto che in novembre riusciremo a portare il messaggio in Consiglio comunale.

Vecchie case e nuovi messaggi

Vi si rinfaccia anche il 'freno ad altri due messaggi, quello sulle case comunali e sugli interventi urgenti all'ex masseria Reali di Cadro. Come mai? "Per quanto riguarda le ex case comunali, abbiamo discusso con le commissioni di quartiere per capire quelli che sono gli auspici. Io posso parlare della Valcolla, e nessuno del Municipio è venuto a chiederci nulla. Come proposta sembra più una operazione da campagna elettorale.  Noi il credito lo approveremo, ma a condizione che il Municipio vada a consultare le associazioni e gli enti presenti sul territorio.  E intanto casa Reali rischia di crollare aspettando il vostro rapporto?  "Sono sincero. Siamo andati sul posto con due colleghi della commissione, e vedendo quanto è 'concio' questo stabile, preferiremmo un lavoro completo, tenendo presente quella che potrebbe essere la destinazione dello stabile. Insomma chiediamo al Municipio di ritirare l'attuale messaggio da 350mila franchi e di presentarne un nuovo messaggio, con una nuova visione, quindi la riattazione dell'intero stabile, che oggi è veramente pericolante e andrebbe messo seriamente in sicurezza. Per rispondere al presidente socialista, a  volte occorrono dei sopralluoghi per avere una visione completa delle cose. Abbiamo mandato ben due lettere al Municipio, chiedendo appunto il ritiro del messaggio ed eventualmente la presentazione di un nuovo messaggio per la ristrutturazione completa, abbiamo chiesto di metterlo in sicurezza, e per finire vorremmo una risposta sul fatto se lo stabile è veramente meritevole di conservazione. In caso affermativo, si scelgano i contenuti, per esempio si sa che Cadro ha bisogno di una biblioteca. Ma è inutile mettere un cappello, cioè rifare il tetto, quando le fondamenta stanno crollando.

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