Luganese

Vince la barca... simbolo della vita lacustre

Lo scultore Fabio Bernasconi, di Fescoggia, si aggiudica il primo premio del 'Ponte magico', sezione arte ambientale.

Fabio Bernasconi
10 settembre 2020
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Lo scultore ticinese Fabio Bernasconi di Fescoggia si è aggiudicato il 1° premio della manifestazione internazionale “Ponte magico” edizione 2019, nella sezione “arte ambientale”, istituita dal Comune di Lavena Ponte Tresa. La stessa ha come obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso opere volte ad arricchire il “sentiero dell’arte”, la bella passeggiata recentemente rinnovata che costeggia il fiume. "A causa dell’emergenza Covid, la scultura – si legga in un comunicato stampa – è stata posata alla fine di luglio 2020 ed ora svetta verso il cielo e la Svizzera, nazione amica dell’Italia e con la quale da sempre esiste un interscambio sociale e culturale".

La scultura, denominata “Passaggi di tempo”, alta oltre due metri, è stata realizzata in marmo di Carrara, mentre il basamento in granito ticinese. Una scelta di materiali non casuale: da una parte il materiale scultoreo per eccellenza – il marmo – attraverso il quale lo scultore onora l’Italia per la conoscenza e il calore umano ricevuti negli anni carraresi, mentre il granito ticinese ne rappresenta le origini ed omaggia così il Ticino. Lo scultore, ticinese di nascita ma “colonnatese” d’adozione, ha passato molti anni della sua vita a Carrara, nei laboratori e nelle cave, a stretto contatto con gli artigiani locali, detentori dell’antico sapere della lavorazione della pietra e ha collaborato con artisti di fama internazionale.

Fra Italia e Svizzera

Oltre alla scultura, Bernasconi si occupa di design, di restauro e di arte funeraria, recandosi regolarmente a Carrara per la realizzazione di parte dei suoi progetti, soggiornando nel paesino di Colonnata da sempre caro all’artista. La scultura vincitrice rappresenta una barca stilizzata, mezzo di trasporto tipico e indispensabile presente nella quotidianità e nella tradizione dei villaggi situati in prossimità di laghi e corsi d’acqua, ma anche di scambio e di condivisione, di diffusione delle culture, delle tradizioni e dei prodotti tra popoli e paesi, vicini e lontani. La barca quale simbolo della vita lacustre che, sebbene nel corso dei secoli abbia perso la sua importanza vitale e quotidiana, rimane viva e presente nei ricordi e nelle attività che si svolgono sull’acqua. Simbolo che svetta, rivolto al futuro che si specchia nelle acque e guarda verso la Svizzera, con la quale da sempre esiste un forte collegamento culturale e commerciale.

Basti pensare che il Ticino è stato annesso alla Svizzera solo nel 1803 e, come scritto nella Costituzione cantonale (art. 1), si tratta di un Cantone di cultura e lingua italiana, fedele al compito storico d’interpretarne la cultura nella Confederazione elvetica (preambolo Costituzione). “Passaggi di tempo”, titolo emblematico, presente nel testo della canzone “Anime salve” di Fabrizio De André e che racchiude in sé una una riflessione sull’importanza del ricordare il proprio passato, per dare un giusto valore al presente e lavorare quindi - insieme – per un futuro migliore, basato sulla tolleranza, la collaborazione, lo scambio e la conoscenza, valori indispensabili all’umanità e purtroppo sempre più assenti…

 

 
 

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