Luganese

Lugano, da rifare i conti sui posteggi all'ex Pestalozzi

Colpo di scena, la maggioranza del legislativo contesta la riduzione di posteggi a Besso e rimanda al Municipio la variante di Pr StazLu2

L'attuale parcheggio ex Pestalozzi (Ti-Press)
3 giugno 2020
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Archiviati i progetti del Polo sportivo e degli eventi a Cornaredo, la politica cittadina ieri sera ha dato luce verde (con 43 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto) al disegno del comparto stazione Ffs. Una zona destinata a cambiare completamente volto con il Piano regolatore intercomunale campus universitario/parco trincea ferroviaria elaborato dalla Città con il Comune di Massagno. La sede della Supsi sorgerà nel piazzale a nord della stazione non sopra la trincea. Il secondo messaggio ha però avuto un esito diverso e inatteso. Con 28 voti contro 23 è stato rinviata al Municipio la tratta sull Pr StazLu2. il 'ribaltone' è emerso da un'allenza fra Lega dei ticinesi e una parte del Plr, con il sostegno di alcuni esponenti di altri partiti.

La 'strana' alleanza Lega e un pezzo di Plr

È stato Marco Bortolin (Lega) a richiedere il rinvio della trattanda mettendo il dito nella piaga sulla questione dei parcheggi all'ex Pestalozzi a Besso malgrado la firma dei membri leghisti della  commissione della pianificazione del territorio. Il Consiglio comunale nel febbraio 2019 voto 400 posti auto mentre ora ce ne sono solo poco più di 140. Gli ha fatto eco Ugo Cancelli (Plr) che ha chiesto il rinvio deplorando la procedura e l'assoluto non rispetto della volontà del legislativo, lamentando la scomparsa dei giardinetti.  L'entrat in materia è stata sostenuta, per motivi diversi, da Nicola Schönenberger (Verdi) e da Tiziano Galeazzi (Udc). Richiesta respinta da Michele Malfanti (Ppd) visto che l'anno scorso era stato chiesto al Municipio lo studio di approfondimento che ha dato un risultato ben inferiore ai 400 posti auto, da Carlo Zoppi (Ps), da Mario Antonini (Plr) e Luca Cattaneo (Plr). Il titolare del Dicastero dello sviluppo territoriale di Lugano Angelo Jelmini ha ricordato che il Municipio ha fatto i compiti richiesti dal legislativo. Anche la municipale Cristina Zanini Barzaghi ha cercato invano di spiegare che la zona resterà 'grigia', invocando il sostegno del legislativo.

Ok alla copertura della trincea

Tornando al primo messaggio, il relatore della Commissione della Pianificazione Michele Malfanti ha sottolineato la rilevanza strategia del messaggio che comprende il nodo intermodale dei trasporti pubblici e la copertura della trincea, premessa indispensabile per la riqualifica urbanistica. La Pianificazione ha dato il via libera raccomandando di tener conto della sostenibilità ambientale nella scelta dei materiali e chiedendo in tempi stretti l'ultimazione della galleria del Tassino, altrimenti l'anello di circolazione non funzionerà e comprometterà la mobilità. Chiesti pure percorsi ciclabili non confusi con quelli pedonali. In votazione è stata respinta la richiesta di ritiro del messaggio formulata dai relatori di minoranza socialisti. Tessa Prati (Ps) ha criticato alcuni aspetti finanziari senza certezze che rischiano di modificare il risultato finale e la copertura della trincea sopra la quale non dovrebbero esserci densificazioni edificatorie esagerate. Secondo Nicola Schönenberger (Verdi) ha invece criticato le eccessive possibilità edificatorie sopra la trincea che 'ruba' spazio al parco urbano, che rimarrebbe una ''strisciolina' larga solo dieci metri. Copertura che costerebbe sulla 77 milioni di franchi, che potrebbe arrivare fino a 100 un costo eccessivo e non dovrebbe essere realizzata. Morena Ferrari Gamba (Plr) ritiene invece questi progetti importanti tanto quanto il Polo sportivo e degli eventi votati martedì, non senza nascondere alcune perplessità, come la mancanza di una visione unitaria ordinata con l'adozione del Pr StazLu2.L'invito rivolto al Municipio è quello di coinvolgere maggiormente il legislativo per trovare soluzioni condivise. Angelo Jelmini ha compreso le critiche e le preoccupazioni legate all'impatto delle costruzioni, sottolineando la destinazione fortemente pubblica.

Via libera al Masterplan lungo e centro

Concesso il credito di 400mila franchi per avviare la procedura di mandato di studi paralleli per il Masterplan che riguarda il centro città e il lungolago. La pianificazione comporterà tempi lunghi.ma è un passo significativo per la visione futura di Lugano, anche se andrà riconsiderata e impostata in maniera diversa la viabilità privata. Prematuro inserire nel discorso sulla pedonalizzazione del lungolago. Il credito ha raccolto l'adesione della maggioranza qualificata di 48 voti, 5 contrari l 77. Riprendendo la mozione votata nel marzo del 2017 da cui cui scaturisce il credito, Mario Antonini, presidente della Pianificazione ha ricordato che le opzioni sono diverse e completamente aperte e il Municipio è d'accordo di portare avanti quanto deciso tre anni fa. La parola passa ora agli esperti.

Moltiplicatore e l'effetto Pizzagalli

Il Consiglio comunale ha in seguito adeguato il moltiplicatore d'imposta del 2018 al 78% con 37 voti favorevoli mentre il Municipio ha mantenuto la proposta dell'80%. Si è dovuto fissare di nuovo (anche quello del 2019 al 77% sostenuto da 38 voti mentre l'esecutivo ha chiesto il 78) siccome sono stati accolti i ricorsi presentati da Patrick Pizzagalli. Raide Bassi (Udc) ha ribadito la necessità di stabilità. L'emergenza sanitaria e il relativo Lockdown ha però imposto prudenza e la necessità di non abbassarlo, ha ricordato Simona Buri (Ps), mentre Michel Tricarico (Ppd) ha ricordato che la proposta di riduzione era dovuta per compensare la tassa sul sacco. Michele Foletti, titolare del Dicastero finanze di Lugano si è rallegrato per la fine dell'incertezza.

Il legislativo ha poi accolto il controprogetto all'iniziativa 'Il nuoto non si tocca' che ha inserito nel Regolamento comunale quanto chiesto dagli iniziativisti. Via libera anche al credito quadro di quasi 11 milioni di franchi per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria agli immobili di reddito della Città.

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