Luganese

Scuole, i Comuni incontrano a distanza Bertoli sulla riapertura

Il direttore del Decs Manuele Bertoli parla con alcuni Comuni in vista della prossima riapertura di asili ed elementari ma i timori non mancano

Manovre di avvicinamento all'11 maggio (Ti-Press)
22 aprile 2020
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Come prepararsi alla prossima riapertura (non ancora sicura ma quasi certa) degli asili e delle scuole comunali prevista il prossimo 11 maggio? La questione è stata posta da più parti nell'incontro esplorativo e interlocutorio che si è tenuto oggi in videoconferenza, promosso dal Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (Decs) con sei rappresentanti di enti locali ticinesi. Il direttore del Decs Manuele Bertoli, il capo sezione scuole comunali Rezio Sisini e una dottoressa dell'Ufficio del medico cantonale hanno parlato con Lugano, Locarno, Stabio, Melide, Faido e Biasca. Nella discussione durata oltre due ore si sono affrontati i problemi tecnici, quelli legati alla gestione dei più piccoli, e logistici senza dimenticare il tema dei trasporti.

Borradori: 'Sarebbe preferibile in settembre'

Dal canto loro, i Comuni hanno espresso i propri timori per una riapertura considerata prematura.Timori che non nasconde il sindaco di Lugano Marco Borradori: «Vista la potenza del Covid-19, sarebbe preferibile far slittare la riapertura a settembre, però siamo pronti a valutare ogni altra soluzione. Se si decidesse di confermare la riapertura degli asili e delle scuole elementari faremo tutto il possibile affinché si possano minimizzare i rischi di contagio». La tranquillità manifestata dai rappresentanti cantonali dovrebbe riuscire a smorzare i forti dubbi espressi da alcune autorità locali. La riapertura appare anche un modo per conciliare la graduale ripresa delle attività economiche consentendo ai genitori di tornare al lavoro evitando che dei figli si debbano occupare i nonni. Una decisione definitiva da parte del Consiglio federale è attesa mercoledì prossimo. Nel frattempo, il Decs incontrerà informalmente anche i genitori e i docenti e consulterà i Comuni almeno ancora due volte.

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