Luganese

Coronavirus, scenario negativo secondo la Moncucco

Una comunicazione interna auspica nuove misure, come l'ulteriore riduzione di contatti sociali. 'Altrimenti l'epidemia potrebbe andare peggio che in Cina'

La clinica luganese Moncucco (Ti-Press)
17 marzo 2020
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“Senza incisive misure di contenimento l’epidemia potrebbe superare di molto l’impatto avuto in Cina”. È quanto riporta un'informazione interna ai collaboratori della Clinica Moncucco datata 16 marzo, secondo quanto riferisce il sito del Caffè. Una parte del testo che viene citato spiega che “simulazioni con i dati della Cina (tasso di persone che sviluppano sintomi) e dell’Italia (percentuale di ospedalizzati e ricoverati in cure intensive) sono sufficientemente preoccupanti per richiedere una rapida reazione del settore sanitario e per richiedere incisive misure di contenimento della trasmissione (riduzione dei contatti sociali ai soli nuclei familiari)”. L'auspicio di chi gestisce la clinica è dunque che vengano presi ulteriori divieti dal governo federale e cantonale.

La comunicazione di ieri fa seguito a quella resa pubblica venerdì scorso e firmata sia dalla Moncucco (ospedale specializzato assieme alla Carità nel trattare i pazienti Covid-19) che dall'Ente ospedaliero cantonale. La lettera, indirizzata in quel caso al Consiglio di Stato, chiedeva la chiusura urgente di tutte le attività non essenziali, scuole comprese. Una strada effettivamente scelta dalle autorità nei giorni successivi.

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