Luganese

Lugano: 3,3 milioni per la nuova vita delle ex case comunali

Il credito è stato licenziato oggi e servirà a rivalorizzare quasi trenta edifici pubblici. Zanini Barzaghi: 'Vogliamo accompagnare le esigenze dei rioni'

L'ex casa comunale di Cadro, che ora ospita l'Ideatorio dell'Usi: esempio di 'Spin'. (Foto Ti-Press)
13 febbraio 2020
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Oltre 3 milioni di franchi per gli 'spin-off' degli ex comuni della grande Lugano. Il Municipio ha licenziato oggi il messaggio per una serie di lavori per l'adeguamento e la conseguente valorizzazione delle ex case comunali e di altri edifici pubblici – ventisette in totale –, individuati come 'Spin': Spazi Insieme. Lo scopo è quello di creare, rispettivamente migliorare qualora siano già utilizzati in tal senso, luoghi che possano servire alla popolazione, alle associazioni, per creare opportunità d'incontro. «La parola d'ordine è condivisione – spiega la capodicastero Immobili Cristina Zanini Barzaghi –. Non vogliamo calare dall'alto un modello: ogni quartiere ha le sue peculiarità e le sue esigenze. Noi vogliamo accompagnare le necessità di ciascuno: dagli eventi culturali a quelli ricreativi».

Villa Saroli e l'ex casa comunale di Cadro fra i primi esempi

Il progetto nasce nel 2017 ed è il frutto di un proficuo lavoro effettuato con le associazioni. «Era uno degli impegni che ci eravamo presi quando abbiamo stabilito le linee di sviluppo per il 2018-28 – ricorda il sindaco Marco Borradori – e la nostra speranza è che il Consiglio comunale possa decidere già entro la legislatura corrente». In realtà, su diversi stabili i lavori sono iniziati già nel 2018. Dei ventisette edifici individuati, per la maggior parte saranno sufficienti interventi minori, perché di fatto sono diventati già degli edifici 'Spin'. È il caso ad esempio di Villa Saroli o dell'ex casa comunale di Cadro, che da settembre dell'anno scorso ospita l'Ideatorio dell'Usi. Si tratta di strutture già rodate, che ospitano quindi associazioni o eventi che riescono a coabitare pur con esigenze differenti.

A Gandria, forse, un luogo dedicato alla memoria storica

La gran parte del credito – 2,8 milioni su 3,3 – andrà invece per sette stabili che nei prossimi anni saranno trasformati in 'Spin': la torretta del Parco Florida a Loreto, l'ex scuola dell'infanzia di Castagnola, il circolo anziani di Pregassona e le ex case comunali di Pazzallo, Sonvico, Valcolla e Gandria. Per quest'ultima ad esempio è stato immaginato «un punto di raccolta della storia e della memoria del quartiere – chiarisce la municipale –, si è fatto avanti un gruppo di volontari e ed è stata avviata una potenziale collaborazione con l'Archivio Audiovisivo di Capriasca e Val Colla. Ma non c'è ancora nulla di consolidato».

La nuova vita degli stabili pubblici, dopo le aggregazioni degli ultimi vent'anni e la relativa soppressione di numerosi sportelli pubblici, sembra quindi dietro l'angolo.

 

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