Luganese

Lugano, Mps-Pop e Indipendenti: 'la vera opposizione'

Si presenta anche in città alle prossime elezioni comunali la lista anticapitalista (sette candidati) che vuole risolvere i problemi di povertà alla radice.

23 gennaio 2020
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«Io mi candido perché anche a Lugano ci vuole una prospettiva anticapitalista e un’opposizione vera. Le disuguaglianze aumentano: guardate le cifre dell’aiuto sociale cresciute di oltre il 30% in città! Le persone sono sempre più in difficoltà, anche quelle che lavorano». Vive a Lugano da 12 anni Barbara De Marco, classe 1977. Il suo nome sarà uno dei sette della lista dell’Mps-Pop e Indipendenti per il Municipio e per il Consiglio comunale presentata oggi al Canvetto luganese.

Gulsum Demirci, classe 1978, impiegata di commercio, ha invece messo l’accento sul disagio sociale, emerso in modo clamoroso con il caso della morte di un ospite della pensione La Santa di Viganello «che ha dimostrato come manchino operatori di prossimità». La lista vuole contrastare il «capitalismo sfrenato che favorisce il benessere di pochi a discapito di gran parte della popolazione», ha proseguito Demirci.

Oliviero Farinelli (1984), insegnante indipendente nella vendita, ha parlato «del ritardo della Città sulla questione ambientale ed ecologica per le quali le autorità politiche nicchiano, eppure si potrebbe fare di più per limitare le emissioni di gas a effetto serra. L’aeroporto ha fatto il suo tempo, è ora di dismetterlo». Farinelli ha criticato la «speculazione immobiliare: in città si costruisce troppo e male. È vero che mancano strutture sportive ma è troppo il mega Polo sportivo che il Municipio vuole costruire a Cornaredo».

La linea politica si basa sui temi «per i quali ci battiamo anche a livello nazionale. Vogliamo risolvere alla radice i problemi di povertà e precariato perché gli effetti delle politiche neoliberiste si fanno sentire pure a Lugano», ha spiegato Matteo Poretti sindacalista di Unia, non in lista. Lista completata da Giovanni Soldini, Raffaella Quadri, Hursit Kasikkirmz e Nicola Di Marco.

Al termine della presentazione odierna al Canvetto Luganese, è intervenuto il primo proponente della lista, l'ex conslgliere comunale di Lugano Gerri Beretta Piccoli che si è detto dispiaciuto di non poter essere sulla lista per ragioni di salute. Un luogo simbolico il Canvetto, «un luogo salvato dalla speculazione e che offre la possiblità di lavoro a chi è sfavorito» ha ricordato Gerri che sottolineato come a Lugano ci sia un clima omofobo e un odio diffuso verso chi convive con persone dello stesso sesso».

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