Luganese

Lugano, semaforo verde al test viario

Dopo un mese di sperimentazione, bilancio tutto sommato positivo con una mobilità privata agevolata senza compromettere il trasporto pubblico

(Ti-Press)
2 novembre 2019
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A parte qualche problema iniziale con ritardi di una certa gravità, per il momento la situazione è sotto controllo. A un mese dall’introduzione delle due nuove svolte a sinistra in centro città
– una dal lungolago su corso Pestalozzi e l’altra da viale Cattaneo – il primo bilancio della sperimentazione è tutto sommato positivo. I correttivi apportati al Piano di viabilità del Polo luganese (Pvp) fino alla fine dell’anno non hanno ostacolato oltre misura la circolazione dei trasporti pubblici.

Lo afferma Angelo Jelmini, titolare del Dicastero sviluppo territoriale di Lugano che annuncia un primo resoconto intermedio cifre alla mano per la settimana prossima. Intanto, «un bilancio viene fatto giornalmente dalla centrale di polizia e dall’Ugm con l’ingegner Mauro Ferella Falda che è il responsabile dell’Unità di gestione della mobilità regionale del Pvp – spiega Jelmini –.

La Tpl ha attivato un collegamento aggiuntivo diretto con la centrale operativa di Ruggì, in modo da avere la disponibilità di dati immediati del trasporto pubblico affinché il tutto sia controllabile dal gruppo di lavoro diretto dal vicecomandante della Polizia di Lugano Franco Macchi». La principale preoccupazione dell’introduzione delle due misure viarie era proprio legata ai possibili ostacoli che avrebbero potuto causare ai bus della Tpl. Tanto che il Municipio di Lugano ha rinunciato ala terza modifica che avrebbe concesso ai veicoli di tirare dritto dopo la pensilina verso viale Cattaneo o il lungolago. Echi positivi e apprezzamenti giungono anche dagli utenti che circolano con l’auto. Il primo riscontro, seppur sommario, sulla mobilità privata parla di un alleggerimento dei transiti lungo Corso Elvezia ma negli orari di punta rimangono le colonne anche in questa settimana più ‘tranquilla’ per via delle vacanze scolastiche.

Il taxista: ‘Funziona meglio’

Da noi interpellato in merito, un taxista si è detto soddisfatto per la possibilità di raggiungere più velocemente il centro città arrivando dal lungolago senza dover allungare il percorso oltre il fiume Cassarate. Il traffico non è diminuito, anzi è atteso un aumento che ogni anno si registra con l’abbassamento delle temperature. Informazioni più esaustive giungeranno dal bilancio tecnico, cifre alla mano, che verrà effettuato settimana prossima in seno al gruppo di lavoro. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, prosegue Jelmini, «potremo disporre anche dei dati del monitoraggio realizzato dagli esterni incaricati che fornirà risposte oggettive». Un fatto è certo: le modifiche hanno spostato il traffico com’era nelle previsioni, favorendo il trasporto individuale su gomma.

«Bisognerà valutare se questo spostamento influisce negativamente sul trasporto pubblico che ha sicuramente avuto qualche rallentamento. Occorrerà valutare i dati e capire quanto è determinato dal test o da eventi straordinari (come incidenti) – aggiunge il titolare del Dicastero sviluppo territoriale di Lugano –. Sarà interessante misurare queste cifre nelle prossime settimane, quando comincerà a essere più freddo e piovoso con meno ciclisti e motociclisti in circolazione. In ogni caso, prima di prendere decisioni, il Municipio attenderà il monitoraggio definitivo dopo tre mesi di sperimentazione quando avremo la possibilità di fare i confronti più seri con cifre alla mano potendo ‘spurgare’ i dati da eventi specifici».

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