Luganese

A Croglio la prima casa biofilica del Ticino

Qualità, comfort, efficienza energetica e le vibrazioni positive che si provano in mezzo alla natura entrano dall’ingresso principale.

19 ottobre 2019
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La sensazione di “stare bene in casa” accompagnata dalla scelta dei materiali, dei colori, dell’illuminazione sono le mura portanti della prima casa costruita in base ai principi della biofilia in Ticino. Si trova a Croglio l’abitazione monofamiliare che ha ottenuto la certificazione Minergie P, standard che designa edifici a bassissimo consumo energetico e che soddisfano esigenze massime in termini di qualità e comfort. Un’abitazione che riporta in chi abita le vibrazioni positive percepite in mezzo alla natura. Si perché, letteralmente, biofilia significa “passione per la vita”, che va al di là del semplice richiamo estetico o dell’incanto che può generare nell’essere umano.

Cominciamo con la certificazione. Da dove arriva questa esigenza emergente? «Oltre all’efficienza energetica con le certificazioni Minergie, che sono comunque il nostro ‘fiore all’occhiello’, la questione benessere, comfort e la salute sono argomenti importanti a cui le persone prestano sempre più attenzione. Lo certificano i nuovi studi sulla biofilia che ben si sposa con quello che noi proponiamo e che stanno prendendo piede», risponde Serena Porzio, responsabile della comunicazione dell’agenzia della Svizzera italiana di Minergie Svizzera.

L’efficienza energetica, infatti, non deve essere assolutamente confusa con rinuncia e scomodità, anzi, un edificio progettato secondo le esigenze di chi vi abita è per logica conseguenza un edificio attento al consumo energetico e all’ambiente. Non ci sono pertanto limiti alla fantasia e alla creatività di ogni bravo architetto e progettista. E la casa di Croglio ne è un esempio concreto, visto che si inserisce perfettamente in un concetto molto caro a allo standard svizzero per comfort, efficienza e mantenimento del valore.

Ne scrisse pure Erich Fromm

Non ci sono rilevanze scientifiche in senso letterale, ma una ventilazione efficiente aiuta chi è allergico ai pollini. Insomma, il benessere e il comfort in casa in qualche modo incidono. Una conferma giunge dal figlio dei proprietari della casa di Croglio, che in passato soffriva di asma e ora sta sensibilmente meglio. Tutto ciò grazie a una combinazione di fattori legati al passaggio a uno stile di vita più sano, in cui anche l’efficiente impianto di ventilazione ha giocato un ruolo importante. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che l’aria nelle nostre case è fino a cinque volte più inquinata di quella all’esterno. E che la carenza di luce naturale negli ambienti provoca disturbi dell’umore e ostacola l’apprendimento nei bambini e ne aumenta la pressione sanguigna. È emerso che le stanze da letto dei più piccoli hanno spesso la più alta concentrazione di sostanze tossiche della casa.

Quella di costruire edifici in cui vivere lo stesso benessere che si prova in mezzo alla natura potrebbe essere quindi una condizione ricercata da chi vuole costruire la casa del futuro in cui aria, luce, suoni, odori, sensazioni termiche e vitali proprie dell’ambiente esterno trovano una ragione di essere. Il primo a usare il termine “biofilia” fu Erich Fromm, psicanalista tedesco che ha firmato saggi famosi in tutto il mondo evocando l’attrazione dell’uomo nei confronti della natura. Una formulazione più nitida è poi arrivata con i testi del biologo statunitense professore di Harvard Edward O. Wilson e successivamente con l’ecologo e sociologo Stephen Kellert che ha dato vita alla corrente del Biophilic Design.

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