Luganese

Anarchico luganese barricato per ore al Brancaleone si consegna

Il giovane, 19enne, era colpito da un ordine di custodia cautelare per gli incidenti avvenuti in un corteo a Torino. Arrestati un 23enne e un 24enne italiani

(Ansa)
20 settembre 2019
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Si è consegnato alla polizia dopo essere rimasto barricato per l'intera mattinata nel centro sociale Brancaleone, a Milano, uno degli anarchici colpiti da un ordine di custodia cautelare nel quadro di un'inchiesta coordinata dalla procura di Torino. Si tratta di un 19enne, svizzero residente a Lugano. L'indagine riguarda gli incidenti avvenuti a Torino lo scorso 9 febbraio durante un corteo. L'operazione ha portato all'arresto di un 23enne di Como e di un 24enne di Torino. Undici persone sono state sottoposte a divieto di dimora in città. Il 19enne, informano gli inquirenti, si è consegnato dopo la minaccia, da parte della polizia, di sgomberare il centro sociale. Intanto da nostre informazioni, il 19enne nel 2015 e nel 2017 era stato oggetto di segnalazioni di scomparsa da parte della polizia cantonale.

L'operazione si riferisce alla guerriglia urbana che si scatenò a Torino il 9 febbraio durante una manifestazione organizzata alcuni giorni dopo lo sgombero del centro sociale Asilo Occupato e gli arresti per un'inchiestasull'invio di pacchi bomba. Un migliaio di antagonisti - arrivati anche da Francia, Germania, Spagna e Croazia - sfilarono in corteo e, al termine, almeno in cinquecento si resero protagonisti di tafferugli o vandalismi. Ci furono lanci di pietre, bottiglie, aste di ferro, razzi, petardi, e diciassette operatori del reparto mobile della polizia rimasero feriti. E poi gli attacchi alla segnaletica stradale, alle automobili parcheggiate, alle vetrate di alcune banche e del comando della polizia municipale, ai cassonetti. Un autobus di linea fu devastato. I danni superarono i 100 mila euro. Più o meno sul momento furono arrestati in flagranza undici anarchici, ma le indagini continuarono.

Resistenza, lesioni, imbrattamento e danneggiamento sono, a seconda delle singole condotte, i reati contestati. Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno recuperato diverse copie di un opuscolo intitolato 'Corteo: prima-durante-dopo'. Un vero e proprio vademecum con i consigli e le raccomandazioni per chi vuole scendere in piazza. Come difendersi dalle manganellate e dagli idranti, come comportarsi se si viene arrestati, come limitare gli effetti dei gas lacrimogeni (portare con sé una soluzione di acqua e Maalox o Riopan/Gaviscon in bustine). "È diviso in paragrafi e analizza tutte le fasi di una manifestazione violenta anarchica" spiega il dirigente della Digos subalpina, Carlo Ambra. Dal fronte antagonista arriva, a Torino, la protesta di Askatasuna, uno dei maggiori centri sociali italiani, di area dell'autonomia: "Questura e procura vogliono colpire la solidarietà e la determinazione dei molti che si erano sentiti chiamati in causa dallo sgombero e avevano deciso di reagire". L'assessore alla sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, parla di "segnale importantissimo da parte delle forze dell'ordine: chi muove guerra alle istituzioni, terrorizzando i cittadini e rompendo tutto, non rimarrà impunito. Se le accuse saranno confermate vorrà dire che anche a distanza di mesi, dopo indagini approfondite, il conto da pagare arriva sempre". (Ansa/Red)

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