Luganese

Sperimentazione del Pvp a Lugano: 'Manca la base legale'

Lo afferma la Sezione enti locali, rispondendo a una segnalazione del Partito socialista. 'La questione va affrontata in primis a livello locale'.

(Foto Ti-Press)
5 settembre 2019
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La sperimentazione del Pvp (Piano viario del polo luganese) non ha una base legale. A dirlo è la Sezione enti locali (Sel) del Dipartimento delle istituzioni, rispondendo a una segnalazione del Partito socialista cittadino. Il problema è tecnico: il Municipio, a maggioranza, ha deciso di procedere con la sperimentazione al costo di 183'000 franchi. Un importo che supera però il limite di 100'000 – stabilito dal Regolamento comunale –, tetto sopra il quale tutte le spese necessitano dell'accordo del Consiglio comunale. E proprio questa è la via che la Sel suggerisce all'Esecutivo luganese: “La questione va affrontata in primis a livello locale. Non tocca per contro all'Autorità superiore intervenire a titolo preventivo per bloccare spese e progetti su cui formalmente può (e deve) ancora determinarsi il Consiglio comunale. Essa interverrà semmai in seconda battuta, qualora dovesse verificarsi una mancata ratifica del superamento di tali spese. In quella sede sarà se del caso anche valutato l'agire municipale”.

L'Esecutivo aveva deciso a fine febbraio il test, con l'intento di sgravare parzialmente alcune vie cittadine che in seguito alle modifiche introdotte ormai sette anni – in seguito all'apertura della galleria Vedeggio-Cassarate – hanno visto un aumento del traffico. In particolare, l'intento è di poter svoltare dal lungolago su corso Pestalozzi, da viale Carlo Cattaneo sul lungolago, e dalla pensilina poter proseguire su corso Pestalozzi.

Una spesa che la sezione Ps cittadina considera “uno spreco, dato che a seguito della sperimentazione il numero di automobili non calerà nel centro intasato di automobili, in quanto il traffico sarà solamente spostato da una via all’altra. Inoltre si intralcerà il traffico dei bus nella zona Pensilina Botta”.

Borradori: 'Giovedì valuteremo come precedere'

Dal canto suo, il sindaco di Lugano Marco Borradori riconosce l’assenza della base legale a fondamento della decisione. Una decisione per la quale era stata scelta la strada della compensazione di una voce di spesa a preventivo. Ora, come procederete? «Valuteremo la questione nella seduta municipale di giovedì prossimo – risponde il sindaco –. Potremmo tirare dritto, a rischio di ricevere una sanzione da parte della Sel, oppure sottoporre l’aggiornamento del preventivo al Consiglio comunale». Quest’ultima via, allungherebbe i tempi della sperimentazione viaria.

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