Luganese

Aeroporto di Lugano, Governo e Zali 'compatti'?

Il Movimento per il socialismo interpella nuovamente il Consiglio di Stato sul futuro dello scalo e chiede se il parere di Claudio Zali sia condiviso anche dagli altri esponenti

23 agosto 2019
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Aeroporto di Lugano, il Movimento per il socialismo interpella nuovamente il Consiglio di Stato alla luce degli ultimi sviluppi delle discussioni. In particolare i deputati si interrogano sulla condivisione di vedute all'interno del Governo ticinese. “Le recenti vicende dell’aeroporto di Agno – rilevano i firmatari – mettono seriamente in discussione la fondatezza del progetto del consiglio di amministrazione della società e al quale sembra credere il consigliere di Stato Zali”. I deputati Pronzini, Arigoni e Lepori - che in un primo atto parlamentare di una ventina di giorni fa, a seguito delle voci sul possibile addio di Swiss allo scalo in futuro, avevano parlato di “giocattolino rotto” – vogliono sapere dal Consiglio di Stato se ha già discusso del futuro della struttura e se vi è l’intenzione di licenziare un messaggio. Riallacciandosi alle dichiarazioni rilasciate dal direttore del Dipartimento del Territorio ai microfono della RSI e relative al futuro dello scalo luganese (che ha detto di credere nel futuro dello scalo, confermando la necessità di procedere alla ricapitalizzazione della società)  l’MPS chiede di indicare se il punto di vista espresso dal numero uno del Dipartimento del territorio sia «condiviso da tutto il Governo».

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