Luganese

Ospitò spacciatore di cocaina, ma pena mite perché è cambiato

Condanna pecuniaria sospesa a un 48enne che ha saputo dare una decisa svolta alla sua vita lasciandosi alle spalle una vecchia storia di droga

(Ti Press)
30 aprile 2019
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Ospitò un cittadino polacco nel suo appartamento, sapendo che "aveva sempre qualche grammo di cocaina in tasca” - droga che in minime dosi anche lui consumava - ma mai lo ha visto trafficare grandi quantitativi, soprattutto non il mezzo chilo indicato dalla pubblica accusa. Questa, in sintesi, la versione ribadita ancora oggi in aula penale da un 48enne finito in carcere per questa vicenda cinque anni fa, nel giugno 2014. Una vecchia storia di droga ricostruita oggi davanti alle Correzionali di Lugano, e che l'imputato s'è ora lasciato completamente alle spalle dopo aver dato negli anni una decisa svolta alla sua vita, come hanno riconosciuto sia la pp Marisa Alfier, che ha richiesto una pena di 6 mesi sospesi o analoga pena pecuniaria sia il giudice Marco Villa, che ha inflitto all'uomo una condanna mite di 120 aliquote giornaliere di 30 franchi l'una sospese con la condizionale per 2 anni. Stessa condanna richiesta dall'avvocato di difesa, Costantino Delogu, che ha messo in evidenza il deciso cambiamento del 48enne. L'imputato, che ai tempi era disoccupato e che ora ha un dignitoso lavoro, è stato riconosciuto colpevole di complicità in infrazione semplice alla legge federale sugli stuepefacenti per aver fatto da intermediario all'inquilino che ospitava nello spaccio di cocaina indicandogli alcuni clienti e per aver lui stesso procurato un paio di grammi a un consumatore.

 

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