Luganese

Più casi ma stesso organico, Ingrado rivendica più risorse

Il servizio è confrontato con un significativo aumento delle richieste di presa a carico. Eroina e cocaina restano le dipendenze più coriacee

Infografica laRegione
26 febbraio 2019
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Sono aumentate l’anno scorso le richieste di presa a carico da parte Ingrado che propone servizi per le ‘vecchie’ dipendenze ed è un centro di competenza specializzato nelle problematiche legate al consumo di alcol, sostanze e medicamenti e nelle nuove dipendenze (internet, videogames). La crescita emerge dal bilancio delle attività svolte nel 2018 presentato oggi nella sede di Viganello. E mentre il servizio celebra il 40esimo  (venne costituito nel 1979 come Società ticinese contro l’alcolismo e per l’igiene sociale), occorrerà fare una riflessione (politica) sulla necessità di adeguare l’organico.

Una necessita sottolineata dal direttore Daniele Intraina: «Sono alcuni anni che chiedo di dotare Ingrado di personale adeguato. Con lo stesso organico, dobbiamo infatti far fronte a un aumento delle domande di presa a carico. Il servizio non ha mai chiuso la porta in faccia a nessuno, occorre investire più tempo per rispondere alla crescita di richieste e della complessità delle stesse». Finora, però, la politica ha mostrato «poca sensibilità e ne dovremo riparlare all’interno del Consiglio di fondazione – prosegue il direttore di Ingrado –. Eppure, nel nostro settore, vale l’adagio ‘chi più spende, meno spende’, in altre parole, l’incremento dell’investimento potrebbe avere un impatto riducendo i costi che si ripercuotono in altri ambiti sanitari». Un esempio concreto? «È capitato che una persona fosse ricoverata cinque volte al Pronto soccorso in un anno – ha dichiarato Karin Gianola, responsabile dei laboratori di Ingrado –. Con una presa a carico, la stessa avrebbe potuto evitare di finire all’ospedale così spesso». Spesso, inoltre, gli utenti sono diffidenti nei confronti di Ingrado. Non per caso, vengono quasi sempre segnalati da altri enti attivi sul territorio. Da qui l’esigenza, ha evidenziato Intraina, di «lavorare in rete per fornire risposte tangibili».

La lungimiranza della Città

Con alle spalle 40 anni di esperienza, Ingrado ha calibrato gli interventi alla luce dei mutamenti della società. Pure l’anno scorso, Ingrado è stato parecchio impegnato nel riassetto organizzativo del servizio, in particolare nel perfezionamento dei protocolli di presa a carico sanitario del centro residenziale. Ha superato le ispezioni del medico cantonale, ottenendo  due certificazioni di qualità, e ampliato le prestazioni nel settore delle sostanze sia a livello di consulenza che nell’accoglienza diurna. L’integrazione della medicina delle dipendenze nell’approccio multi e interdisciplinare. «Al centro di ogni presa a carico, rimane la persona – ha rilevato Intraina –. Le problematiche dell’utenza hanno origine in ambito lavorativo, famigliare e sociale. Questo impone un approccio globale».

In crescita di ben un terzo, nel 2018, sono stati anche gli interventi di prossimità e a domicilio. Rospetto ai primi, da segnalare la disponibilità del Municipio di Lugano a rinunciare a un agente di polizia a favore di un operatore sul territorio. Anche il centro di Cagiallo, alla cui direzione lascerà dopo 22 anni Jann Schumacher, ha registrato un aumento delle domande prevalentemente per consumo di alcol. Attivo con i consultori di alcologia da Bianca a Chiasso (Locarno, Bellinzona e Lugano compresi), Ingrado intende insistere con il centro polifunzionale che avrebbe dovuto sorgere a Bellinzona, con l’obiettivo di potenziare l’offerta nel Sopraceneri. In progetto, pure un foyer rivolto ai cosiddetto lungo-degenti.

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