Luganese

Dipendenti in esubero a Campione, spiragli da Roma

Oggi si è svolta l'udienza davanti al Tribunale amministrativo del Lazio investito del problema

Ti-Press
4 dicembre 2018
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Sembra aprire spiragli di speranza l’odierna udienza tenutasi a Roma davanti ai giudici del Tribunale amministrativo del Lazio investito del problema degli esuberi al Comune di Campione d'Italia. La valuta positivamente l’avvocato Salvatore Dettori, legale dei 62 dipendenti comunali ricorrenti. Innanzitutto, non si è costituito quale parte avversa il Ministero dell'Interno: una scelta voluta, sulla quale si possono avanzare solo ipotesi, fra cui una che sembra deporre a favore dei dipendenti comunali, ''lavoratori a costo zero'' da nove mesi e con la prospettiva di perdere quasi tutti il posto di lavoro, considerato che quasi nove su dieci sono in esubero.

Vediamola. Il Viminale, investito del problema già da mesi, in settembre ha incontrato a Roma una delegazione sindacale che aveva avanzato la richiesta di una deroga alla legge che per i Comuni in dissesto finanziario, come lo è da mesi Campione, fissa una pianta organica rapportata al numero degli abitanti. Alla stesura della legge in questione il legislatore si era dimenticato delle peculiarità di Campione che, per esempio, svolge servizi importanti anche per i duemila campionesi che risiedono in Ticino come cittadini Aire. O come i 29 comunali controllori al Casinò, in base a una legge che interessa tutte le case da gioco italiane. I giudici amministrativi romani avrebbero manifestato meraviglia per la mancata presenza dell'Avvocatura dello Stato, per cui molti interrogativi sono rimasti in sospeso.

Ma come si usa dire, non tutti i mali vengono per nuocere: la mancata presenza dell'Avvocatura dello Stato ha lasciato più spazio all'avvocato Dettori per illustrare i contenuti del ricorso e gli elementi che giustificano la richiesta di una sospensiva, in attesa di una decisione del legislatore. I giudici amministrativi non sapendo su quali numeri decidere, dopo aver lasciato capire che quindici dipendenti sono pochi, mentre cento sono troppi, si sono riservati di far conoscere la loro decisione nel giro di 48 ore. La decisione che sembra prospettarsi sarebbe quella di una sospensione a tempo indeteminato, per avere la possibilità di conoscere quali sono le intenzioni del Ministero dell'Interno.

«Cosa faccio? In questa situazione di incertezza posso solo stare alla finestra», risponde il commissario prefettizio Giorgio Zanzi alla domanda della 'Regione': «Fin tanto che non si conoscerà la decisione dei giudici, tengo in stand by la procedura di iscrizione nella lista di disponibilità dei lavoratori in esubero». Alcune centinaia di campionesi hanno scritto a lei e al ministro Salvini una lunga lettera in cui chiedono l'assunzione di provvedimenti in merito alle gravi problematiche in essere a Campione d'Italia. Cosa ne pensa? «Una lettera che ho letto attentamente – risponde Zanzi – e comprendo le preoccupazioni della cittadinanza: Salvini può andare in Consiglio comunale e proporre tutte le soluzioni che ritiene utili per Campione. Da parte mia, ho più volte evocato le difficoltà in cui si trova il Paese. Poi, però, debbo applicare le regole, non avendo la facoltà di interpretarle».

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