Trasferire la licenza del Casinò? No grazie

Trasferire la licenza del Casinò di Campione d'Italia in altro comune, primo fra tutti San Pellegrino Terme, come hanno chiesto al Governo due parlamentari bergamaschi della Lega  e da un consigliere regionale, pure lui leghista e bergamasco, che ha sollecitato il governatore lombardo Attilio Fontana ad attivarsi presso il ministero dell'Interno, non piace alle Rsu e alle Organizzazioni sindacali della casa da gioco. ''A fronte di questa richiesta consideriamo non più procrastinabile l'incontro al Ministero dell'Interno, al quale chiediamo il rispetto degli impegni assunti con il prefetto di Como coerenti con le dichiarazioni di attenzioni ai problemi della Comunità Campionese dichiarate a mezzo anche da fonti governative'' si legge in una nota sindacale dalla quale si apprende anche che i sindacati ieri hanno incontrato il commissario prefettizio del Comune Giorgio Zanzi ''con il quale abbiamo avuto modo di approfondire la difficile condizione attuale dei lavoratori della casa da gioco''. I sindacati hanno rilevato ampia disponibilità, da parte dell'ex prefetto di Varese, ''alla gestione dei problemi del Casinò, poiché indissolubilmente legato a quelli di tutta la comunità''. Al commissario prefettizio è stato chiesto di farsi portavoce alle istituzioni romane a seguito dell'incontro dello scorso 4 settembre, durante il quale il prefetto di Como aveva fatto sapere dell'intenzione del capo di gabinetto del ministero dell'Interno di incontrare una delegazione sindacale del Casinò.  Il silenzio assordante dei palazzi della politica romana ha spinto i sindacati a chiedere (e ottenere) un incontro urgente con  il prefetto Ignazio Coccia, fissato per lunedì mattina. In via Volta davanti alla prefettura dalle 10,30 alle 12,30 è previsto un presidio dei lavoratori del Casinò. La stessa delegazione nel pomeriggio alle 16 incontrerà i curatori fallimentari per parlare della procedura di licenziamento di tutti i dipendenti (482) della casa da gioco.