Luganese

Campione, preso per il collo consigliere comunale

Gianluigi Ferrari sarebbe stato 'messo a muro' dal responsabile della sicurezza del Casinò

26 agosto 2018
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E' un brutto segnale lo spiacevole episodio accaduto venerdì notte attorno alle 23 nel piazzale antistante il Municipio di Campione d'Italia, dove continua a oltranza il presidio dei dipendenti del Casinò, senza lavoro da un mese a seguito del fallimento della casa da gioco.Come è stato ricostruito dai carabinieri del Nucleo di Campione d'Italia, il capo della sicurezza del Casinò stava parlando con alcuni partecipanti al presidio, sulla difficile situazione in cui si trova l'enclave, quando è intervenuto Gianluigi Ferrari, capogruppo  della lista Salmoiraghgi in Consiglio comunale. Ne è nata una discussione che è trascesa, al punto tale che il capo della sicurezza della casa da gioco, già capo scorta di Roberto Maroni, nel periodo in cui era ministro dell'Interno, ha preso al collo Ferrari spingendolo contro un muro. La situazione non è peggiorata grazie all'intervento dei presenti. Ferrari ha fatto ricorso alla guardia medica che certificato l'arrossamento del collo. L'episodio è destinato ad avere un seguito sul piano penale, avendo Ferrari presentato denuncia ai carabinieri. “Ad oggi non ho motivi per essere preoccupato” osserva il maggiore Natale Grasso, comandante il Nucleo carabinieri di Campione. C'è chi teme problemi di ordine pubblico.

Nel frattempo si è appreso che oltre al Comune, in qualità di azionista, anche la Banca popolare di Sondrio, creditore e la Casinò di Campione d'Italia, società di gestione della casa da gioco, hanno presentato reclamo urgente alla Corte d'Appello di Milano contro la sentenza del Tribunale civile di Como che lo scorso 27 luglio ha decretato il fallimento della più importante azienda dell'enclave.

Infine, da segnalare che, in attesa di organizzare una manifestazione a Roma, mercoledì 29 agosto la protesta si trasferisce a Como, con un corteo promosso dalle Organizzazioni sindacali. Presenti i dipendenti del Casinò, quelli del comune, commercianti e abitanti dell'enclave. L'appuntamento alle 9.30 è a Porta Torre. Una prima tappa davanti al Tribunale, poi, il corteo lungo anche strade del centro cittadino, per arrivare in via Volta, davanti alla Prefettura. Al prefetto è stato chiesto un incontro.

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