Luganese

Cibo buono anche per lo spirito

Cambia concetto l’app Mealcity. Da giovedì offrirà la scelta di fare donazioni a enti benefici locali

21 luglio 2018
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“Find it, save, donate” è il nuovo motto dell’app Mealcity. Un nuovo motto che rispecchia il cambio di concetto che verrà presentato giovedì prossimo alle 18 all’Etimo in Corso Elvezia 22 in centro a Lugano, uno dei 30 ristoranti partner. È una ‘prima’ cantonale. Finora l’app è stata pensata per partire alla scoperta dei ristoranti ed è stata lanciata nel settembre scorso a Zurigo, mentre ha cominciato a operare in città da aprile di quest’anno con trenta esercizi pubblici affiliati.

Michael Flury, che ha creato l’iniziativa assieme a Nicolas Chenot, Co-founder, e Mattia, sviluppatore di professione, ci spiega come funzionerà e perché il concetto è cambiato. «Inizialmente, abbiamo proposto offerte in tempo reale. Da giovedì prossimo l’app proporrà all’utenza un risparmio sul conto del ristorante affiliato, con l’innovativa possibilità per il cliente, che con i soldi risparmiati potrà donarli a un ente benefico attivo a livello locale». In altre parole, prosegue Flury, «quando sei pronto a chiedere il conto hai due possibilità. Puoi risparmiare sulla tua spesa o decidere di donare il tuo risparmio a un’associazione benefica ticinese. Basta comunicare il codice che esce sul tuo schermo». Un esempio concreto? «Il cliente potrà scegliere se tenersi il 20 per cento di sconto sul conto finale oppure pagare prezzo pieno, ci penserà l’app a girare la quota all’ente benefico scelto dallo stesso cliente. Che decida di risparmiare o di donare, per noi è uguale, non fa differenza come business», precisa Flury. Nel frattempo, oltre a selezionare personalmente i ristoranti partner con l’obiettivo di trovare l’offerta perfetta per ogni utente, il Team di Mealcity, continua Flury, «ha già stretto importanti collaborazioni con due enti che si occupano direttamente di food: il Centro Bethlehem, una mensa sociale situata dietro alla Resega di Lugano, e il Tavolino Magico». E c’è l’idea di creare una community di utilizzatori.

Nuovo concetto centrato su Lugano

Come è nata l’idea? «Beh, dobbiamo tutti mangiare e a questa necessità viene abbinata la possibilità di fare donazioni sul territorio locale – risponde l’ideatore –. Uscendo al ristorante, posso anche contribuire e aiutare le associazioni benefiche legate al settore del food, dando da mangiare a qualcun altro che non se la passa tanto bene. Giovedì prossimo chiunque parteciperà pagherà 50 franchi di entrata e la metà verrà donata in beneficenza. Se la partecipazione fosse di 60 persone, equivarrebbero a 1’500 franchi che andrebbero in beneficenza». Ora, sono più di tremila utenti su Lugano e il nuovo concetto si concentrerà ancora sulla città in riva al Ceresio.

«Quello che proponiamo è l’opposto di ciò che fanno i punti di consegna di cibo a domicilio, sappiamo che c’è un valore aggiunto al di là del piatto servito», prosegue Flury. Diceva che sono 30 i ristoranti partner a Lugano. In base a quali criteri li avete scelti? «Li abbiamo sempre selezionati personalmente i ristoranti partner – risponde Flury –. Sono locali che conosciamo e frequentiamo per mantenere un buon livello di qualità e di servizio. Da settimana prossima saranno integrati anche i take away come lo Staglio. Cerchiamo anche la particolarità delle offerte dei ristoranti partner, ma ci siamo convinti che possiamo collaborare anche con ristoranti più alla mano e puntiamo a raggiungere quota 50-60 ristoranti al più presto».

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