Luganese

Lugano, Palazzo di giustizia a Cornaredo?

Nell'incntro odierno fra Municipio e Consiglio di Stato si è discusso di Polo sportivo e degli eventi, di Cardiocentro e del rilancio dell'aeroporto

Città di Lugano
(Il rendering del progetto)
2 maggio 2018
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Il Consiglio di Stato è pronto a concedere al Polo sportivo e degli eventi di Lugano il riconoscimento cantonale. Un riconoscimento importante, per i contatti con la Confederazione e i vari uffici federali che verrà attribuito alla Città siccome difficilmente vedrà la luce in Ticino una struttura sportiva di tale portata con diecimila posti e la possibilità di ospitare partite di livello europeo. Questo è stato il piatto forte dell’incontro andato in scena oggi a Palazzo delle Orsoline fra Consiglio di Stato e Città di Lugano.

Rispetto invece al finanziamento del progetto luganese, il governo cantonale, ci spiega il sindaco di Lugano Marco Borradori «suggerisce di passare attraverso l’Ente regionale di sviluppo del Luganese, Swisslos e tramite la Divisione dell’economia perché si potrebbero ottenere contributi destinati alla politica regionale». Quanto alla possibilità di usare spazi del Pse per l’amministrazione cantonale, come vuole fare la Città con lo spostamento dal centro a Cornaredo di 650-700 posti di lavoro, il governo si è detto interessato a trasferirvi determinati uffici e farà sapere qualcosa al Municipio entro fine giugno.

Ci sono varie ipotesi sul tavolo, dal traferimento di Palazzo di giustizia con tutti i collaboratori fino ad altri settori dell’amministrazione cantonale. Ieri, la Città ha manifestato una certa flessibilità per gli spazi interni alle due torri del Pse, prosegue il sindaco: «Il Cantone potrebbe entrare in locazione, siamo disposti a parcellizzare e a vendere porzioni di terreno. Vogliamo avere le idee in chiaro prima di cominciare con i concorsi per investitori e definire il progetto».

Cardiocentro, mediazione a breve

Il governo cantonale ha inoltre confermato al Municipio che farà da mediatore sulla questione Cardiocentro, la cui Fondazione vuole evitare passaggio dell’ospedale del cuore sotto il cappello dell’Ente ospedaliero cantonale. Intanto, il Consiglio di Stato ha chiesto alla fondazione il materiale a suffragio della rivendicazione di autonomia e quanto prima formulerà una proposta che dovrebbe andare bene alle due parti. La questione è molto delicata e occorre trovare tranquillità sia per i dipendenti che per i pazienti. La trattative burrascose ande in scena fino a un paio di settimane fa, non fanno sicuramente bene a nessuno.

Nell’incontro si è discusso anche di aeroporto di Lugano e, da parte del Consiglio di Stato, è stata ribadita la volontà di sostenere lo scalo luganese. «C’è la disponibilità a entrare in materia, purché il Consiglio comunale faccia la sua parte dando ilv ia libera alla realizzazione dei due hangar, come da messaggio municipale». Ma la proposta di rilancio dell’aeroporto formulata dai privati potrebbe in qualche modo contribuire al discorso? «Personalmente non ho ancora visto nulla – risponde il sindaco – Cercheremo di farci inviare questo progetto in tempi brevi questo rischia di magari mettere un po’ in difficoltà anche la commissione della Gestione che mi sembrava quasi pronta a decidere sugli hangar».

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