'La Corte necessita di un parere specialistico aggiornato per decidere in merito alle misure da prendere'. Il presidente della Corte Mauro Ermani ha così sospeso il dibattimento, terminando oggi in aula unicamente la fase istruttoria. La sospensione del processo si è resa necessaria quindi perché le perizie fin qui fatte, una giudiziaria e l'altra del medico curante dell'imputato, sono sì unanimi sul fatto che il 40enne entrato il giugno scorso con la propria auto nel pronto soccorso dell'Ospedale Civico abbia delle turbe psichiche. Tuttavia, i risultati dei periti differiscono dalla diagnosi e conseguentemente dal tipo di cure proposte. Mentre la perizia giudiziaria propone un trattamento stazionario in struttura chiusa, l'altra non lo ritiene necessario. Quest'ultima, è anche la via che privilegerebbe la difesa. La decisione finale tuttavia spetterà al giudice dei procedimenti coercitivi, mentre Ermani ha sottolineato in aula che l'accusato 'non è pronto per uscire' e che 'fa fatica a gestire la sua aggressività'.
Il processo riprenderà non appena sarà pronta la nuova perizia.