
Le autorità fiscali italiane stanno cercando di far luce su un presunto giro di pagamenti in nero, con soldi che sarebbero arrivati in Liguria da Lugano, percepiti dagli atleti di una delle squadre più forti della pallanuoto mondiale la Pro Recco. Alcune fonti hanno parlato di valigette piene di soldi. I fatti, secondo le ipotesi che sono state avanzate, sarebbero avvenuti tra il 2005 ed il 2012. A far partire le verifiche sarebbe stata una ex dipendente della società sportiva: la donna nel corso di un contenzioso di lavoro relativo al suo precedentemente impiego, avrebbe asserito di aver avuto il compito di tenere la contabilità non ufficiale della Pro Recco e che ogni fine mese, dopo aver ricevuto una telefonata dalla Svizzera da parte di un'incaricato di una società finanziaria con sede a Lugano (la quale è anche proprietaria di una quota della società sportiva), alcuni incaricati non meglio identificati, le consegnavano denaro contante da impiegare per fare fronte a spese e oneri mensili. Nel periodo finito sotto la lente degli investigatori italiani, la società sportiva era controllata dall'imprenditore Gabriele Volpi che ha interessi importanti nel settore petrolifero, soprattutto in Nigeria, ed è proprietario dello Spezia Calcio. Inoltre controlla il 6% della Banca Carige. Per adesso si tratta solo di verifiche non c'è alcuna conferma di ipotesi penalmente perseguibili avanzate nei confronti degli interessati.