
Poteva essere una seduta lampo quella del Consiglio comunale di Rovio di ieri sera se non fosse intervenuto l’ex sindaco Fausto Valsangiacomo con una lunga serie di interpellanze. Ma andiamo con ordine. Senza nessun intervento e in meno di mezz’ora i 19 consiglieri comunali presenti hanno approvato tutti gli oggetti all’ordine del giorno ad eccezione di un credito quadro di 3,8 milioni di franchi per la realizzazione delle canalizzazioni previste dal piano generale di smaltimento delle acque. La trattanda relativa a questo credito è, infatti, stata rinviata mancando il rapporto della Commissione della gestione. Sono stati quindi approvati:
- un credito di 116'000 franchi per la sostituzione dei contenitori interrati metallici per i rifiuti;
- l’adozione di un regolamento per la videosorveglianza;
- un credito urgente di 50'000 franchi per il rifacimento di canalizzazioni nel nucleo;
- i consuntivi 2015 del comune che prevedono un avanzo d’esercizio di circa 60'000 franchi a fronte di una previsione di disavanzo di circa 450'000 e un capitale proprio di più di 3 milioni, ben superiore al gettito d’imposta e quindi ancora “fuorilegge” (cfr. ‘La Regione’ del 22 ottobre). Salvo ricorsi quindi il Consiglio di Stato non dovrà più ancora sulle problematiche di Rovio come aveva già fatto con i Consuntivi 2012, i Preventivi 2013 e i Consuntivi 2014.
Come si diceva all’inizio però ci ha pensato l’ex sindaco a intrattenere per circa un’ora i presenti con ben 8 interpellanze su vari temi che, come ha precisato, avrebbe voluto affrontare da sindaco durante questa legislatura se solo fosse stato rieletto nell’esecutivo. Nelle sue risposte, il Municipio non ha mancato di far notare polemicamente che alcune delle richieste, come quella della presentazione di un piano finanziario, avrebbero dovuto essere soddisfatte anche nella passata legislatura. Ricordiamo che, in occasione delle elezioni di aprile, tre municipali uscenti, tra cui il sindaco, non sono stati rieletti e i socialisti hanno vista la loro rappresentanza passare da tre a uno. Nel legislativo comunque i socialisti di Insieme per Rovio, in alleanza con i liberali, dispongono adesso di una solida maggioranza. I Verdi hanno infatti deciso di non più presentare una lista per il legislativo ma sono riusciti a far eleggere un loro rappresentante nell’esecutivo e poi, con elezioni tacite, come primo sindaco Verde del Ticino. Un’opposizione peraltro silente in questa occasione in cui mancava la capogruppo e tradottasi nel voto di astensione sui consuntivi dopo che i due municipali vi si erano opposti.