Una delegazione del Municipio all'evento ufficiale tenutosi nella ‘Locarno Suite’, in cui nel 1925 vennero firmati gli accordi

Addentellati londinesi per le celebrazioni del Centenario del Patto di Locarno. Una delegazione municipale cittadina ha infatti preso parte martedì all'evento ufficiale organizzato a Londra dal Foreign Commonwealth and Development Office (Fcdo). Il 1° dicembre 1925, proprio nella “Locarno Suite” vennero firmati gli accordi che segnarono uno dei momenti più alti della diplomazia europea del primo dopoguerra. Oggi, a cento anni di distanza, quello stesso luogo è tornato a essere teatro di un appuntamento di straordinaria importanza politica e simbolica, con una forte presenza di autorità britanniche, svizzere ed europee, diplomatici, accademici e media internazionali. Dopo un 2025 scandito da iniziative urbane, mostre, percorsi di mediazione, appuntamenti scientifici e momenti istituzionali di rilievo internazionale, l’evento alla “Locarno Suite” conferma la proiezione europea e internazionale di Locarno e del suo spirito come città-simbolo di dialogo e diplomazia.
L’evento è stato aperto dall’Ambasciatore di Svizzera nel Regno Unito, Dominique Paravicini, che ha sottolineato come i trattati restino oggi un riferimento prezioso: un esempio di coraggio diplomatico dopo la guerra e un richiamo alla responsabilità quando il dialogo viene indebolito o messo da parte. A seguire, la Segretaria di Stato per gli Affari esteri britannica, Yvette Cooper, ha scelto il Centenario come cornice per il suo primo grande discorso di politica estera. Si è trattato di una decisione di straordinario valore politico, che ha conferito all’appuntamento una visibilità e un peso internazionale ulteriori. L'intervento si pone in continuità con la presenza proprio a Locarno, in occasione della Giornata della Diplomazia, del predecessore di Cooper, David Lammy, Segretario di Stato per gli Affari esteri fino a settembre, richiamando così la storica presenza di Austin Chamberlain, ministro degli Esteri britannico presente a Locarno nel 1925.
Durante il ricevimento istituzionale, il sindaco di Locarno Nicola Pini ha ribadito il significato contemporaneo dell’Esprit de Locarno come approccio politico e civile: un invito permanente a scegliere la via del dialogo, del diritto, dell’arbitrato e della cooperazione invece che della pulsione alla forza. Pini ha ricordato la figura di Giovan Battista Rusca, allora sindaco di Locarno e protagonista storico dell’organizzazione della Conferenza del 1925, annunciando la donazione all’Fcdo di un suo busto in bronzo destinato alla “Locarno Suite”: un gesto simbolico per consolidare una memoria condivisa e riaffermare il ruolo che anche una città di dimensioni contenute può avere nel promuovere valori universali. Pini ha inoltre offerto all’Fcdo una copia originale dell’Inno della pace composto nel 1925 in occasione degli Accordi di Locarno.
Nel quadro dell’evento, è stata inoltre presentata la mostra storica già visitabile al Castello Visconteo, adattata in collaborazione con l’Ambasciata di Svizzera nel Regno Unito. Con questa giornata a Londra, Locarno rinsalda il proprio posizionamento come “Città della Pace” e riafferma la propria responsabilità storica e culturale nel custodire e rilanciare lo spirito nato e cresciuto nel 1925: non come semplice ricorrenza, ma come messaggio politico attuale e necessario in un tempo in cui la diplomazia torna a essere una risorsa vitale per la stabilità europea e internazionale.
Della delegazione locarnese capeggiata dal sindaco facevano parte anche la prima cittadina Nadia Mondini (presidente del Consiglio comunale), i municipali Nancy Lunghi, Marco Pellegrini e Mauro Silacci, nonché Sébastien Peter, direttore di Cultura e Musei.