Credito di 135mila franchi per dotare la struttura che accoglie anche i pompieri di un impianto fotovoltaico. Il preventivo conferma i problemi cronici
Dopo la caserma dei pompieri di Maggia (2023), è ora la volta di quella di Cevio di accogliere, sul proprio tetto, un impianto fotovoltaico per la produzione di energia. Sempre che il Consiglio comunale, in occasione della prossima seduta del 27 gennaio, conceda luce verde alla richiesta di credito di 135mila franchi formulata dal Municipio del capoluogo vallerano. L’idea dell’esecutivo, sostenuto in questo progetto dalla Commissione municipale ‘Città dell’energia’, è quella di posare sull’ampia copertura del magazzino (poco meno di 330 metri quadrati) che ospita, oltre ai pompieri, la lavanderia comunale, i servizi igienici pubblici e il rifugio della Protezione civile, dei pannelli solari in grado di produrre annualmente 70’604 kWh di energia. Una produzione tale da superare ampiamente i 30mila kWh annuali oggi necessari ad alimentare lo stabile in questione e quindi in buona parte destinabili altrove. Il Municipio ha infatti già pensato a come sfruttare la produzione in eccesso: verrebbe impiegata innanzitutto per il funzionamento delle pompe del pozzo di captazione idrica situato nelle vicinanze. Come noto a causa dei danni dell’alluvione di giugno e fino alla messa in funzione della sorgente Chiall, il quartiere di Cevio verrà servito dal pozzo in questione e questo, ovviamente, genererà notevoli consumi di energia elettrica. Ma non è tutto perché l’autorità potrebbe sfruttare il surplus prodotto dal fotovoltaico per rifornire di energia elettrica il Palazzo comunale o lo stabile multiuso. Tutte valutazioni che andranno fatte al momento opportuno. Da tener presente è che grazie ai contributi federali, cantonali e il Fondo Fer, l’investimento dal punto di vista contabile non comporterà, per le casse del Comune, alcuna spesa. Nei piani dell’esecutivo il cantiere dovrebbe essere eseguito nel corso della primavera in modo da beneficiarne al più presto, anche a copertura dei maggiori costi energetici causati dal nubifragio.
Altro tema che attende i legislatori valmaggesi il 27 gennaio, il preventivo 2025 dell’ente. Nell’introduzione del messaggio relativo al documento contabile, il Municipio esprime dapprima un sentimento di vicinanza alla popolazione per le 5 vite spazzate via dalla terribile alluvione in territorio di Cevio. Un paese che ha subito anche danni infrastrutturali enormi (le cui cicatrici sono ancora ben visibili) e che, a sette mesi dai tragici fatti, procede spedito nella fase di ricostruzione. I lavori richiederanno tempo, ma l’Amministrazione si dice convinta che uniti (e dando prova di quel carattere tipico delle genti di montagna) si potranno superare tutte le insidie. Per quanto attiene i dati essenziali del preventivo, si segnala innanzitutto un calo dei ricavi legati alle persone fisiche e giuridiche. Perdite significative, legate anche a scelte calate dall’alto, per compensare le quali secondo il Municipio è necessario un aumento del moltiplicatore d’imposta: l’idea di fondo prevede un 94% per le persone fisiche e un 113% per le persone giuridiche. Una pressione fiscale quindi più accentuata, che consentirebbe di far fronte anche al notevole aumento delle uscite legate alla sanità, alla previdenza sociale, ai consorzi come pure agli ammortamenti sui beni amministrativi. Le cifre indicano spese per 6,33 milioni, introiti per 3,52 e un fabbisogno da coprire tramite imposta di 2,78 milioni di franchi. Purtroppo già il Piano finanziario lasciava presagire dei deficit d’esercizio strutturali da qui al 2026. Tuttavia allo stato attuale i disavanzi non sono più sostenibili e il rischio è quello di ritrovarsi, a breve, senza capitale proprio (oggi quantificato in 2,39 milioni). Una situazione dunque seria, che potrebbe compromettere la capacità progettuale del Comune e i servizi erogati alla cittadinanza, lascia intendere il Municipio. Da notare che, su invito della Sezione enti locali, il preventivo non tiene conto degli ingenti danni causati dall’alluvione né degli aiuti finanziari ricevuti. Proprio per fronteggiare il notevole incremento del lavoro di cancelleria e Ufficio tecnico durante la fase di ricostruzione, il Municipio intende potenziare l’organico proponendo un ulteriore impiegato al 70% per la Cancelleria e un impiegato al 100% per rafforzare la squadra dell’Ut. Una cosa è certa: il territorio del capoluogo è stato messo a dura prova e ha subito ingenti danni, legittimo pretendere dalla Confederazione maggiori aiuti finanziari per superare questo difficile momento.