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‘Non navighiamo nell'oro’; già, ma intanto stanno a galla

Il Piano finanziario del Comune vallerano conferma una situazione di sostanziale stabilità per le casse anche negli anni a venire. Servirà prudenza

(Ti-Press)
13 gennaio 2025
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È estremamente difficile per i fragili Comuni montani delle zone periferiche ticinesi, con pochi abitanti, trovare il modo di finanziare gli investimenti e le opere pubbliche. Senza misure di compensazione, la loro stessa sopravvivenza sarebbe impossibile. E così, spesso, tutto si blocca per problemi contabili. A suonare il campanello d’allarme, per le amministrazioni locali, sono sovente i Piani finanziari, che rendono l’idea delle difficoltà che attendono gli amministratori degli enti pubblici su un periodo di un lustro e degli impegni da rispettare per evitare di ritrovarsi con le casse vuote e senza riserve dalle quali poter attingere.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le cifre che emergono dal Piano finanziario di Onsernone 2024-2028 evidenziano una situazione finanziaria stabile e un debito pubblico, seppur su livelli un tantino alti, non in eccessiva crescita. Questo fa sì, stando alle conclusioni elaborate dall’esperto contabile incaricato di redigere il documento, che il capitale proprio del Comune possa parare il colpo di futuri disavanzi d’esercizio contenuti. In altre parole l’Amministrazione potrà affrontare gli investimenti programmati senza rischiare di affossare le casse dell’ente a medio termine. Resta comunque necessaria la dovuta prudenza nell’allestimento di preventivi e investimenti. Comune a carattere rurale, negli ultimi due anni Onsernone ha comunque fatto registrare dei bilanci positivi che gli hanno permesso di accrescere il tesoretto, attestatosi sopra gli 1,2 milioni di franchi. Inoltre dall’aggregazione in poi le Amministrazioni non hanno più ritoccato il moltiplicatore d’imposta, ancorato da anni al 95%. Sull’altro piatto della bilancia è aumentato il debito pubblico (5,1 milioni, che trova in parte giustificazione nel passaggio dell’azienda idrica nella contabilità comunale) e quello pro capite (7’642 franchi). In calo anche l’indice di forza finanziaria. Il Comune di Onsernone si situa nella categoria dei Comuni finanziariamente deboli della zona superiore (corrispondente a un indice maggiore di 45 sino a 60) e si colloca all’ultimo posto dei 106 Comuni ticinesi.

Scelte da soppesare attentamente

Malgrado queste ultime criticità, si osserva come il gettito fiscale per le persone fisiche resti stabile (circa un milione). A livello di previsioni, emerge una situazione finanziaria equilibrata anche nei prossimi anni, nonostante un piano d’investimenti di tutto rispetto (uscite lorde per 2,2 milioni da qui al 2027, compensate da entrate per contributi e sussidi, nonché dall’utilizzo del fondo energie rinnovabili Fer). A ogni buon conto il Municipio dovrà programmare contemperando l’esigenza di erogare servizi con le disponibilità finanziarie dell’ente. Le azioni di razionalizzazione e un lavoro attento e scrupoloso di esecutivo e legislativo saranno perciò determinanti per assicurare stabilità finanziaria a breve-medio termine. «Le indicazioni emerse dal Piano finanziario – commenta il sindaco di Onsernone, Andri Kunz – sono da prendere con le pinze. Si tratta del primo strumento strategico di pianificazione degli investimenti e delle prestazioni del quale disponiamo da quando è iniziata la legislatura ed è basato essenzialmente su crediti per progetti già stanziati. I futuri investimenti di una certa rilevanza non sono ancora stati inseriti. Questi ultimi potrebbero ovviamente condizionare lo stato delle nostre risorse in futuro. Quel che è assodato è che non navighiamo nell’oro. Sarà necessaria prudenza nella politica degli investimenti, un attento esame delle priorità in modo da non indebitarsi eccessivamente; come pure sarà utile un aggiornamento periodico del Piano finanziario, in modo da garantire attendibilità alle cifre».