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‘Vallemaggia devastata’: diario per la memoria dei nostri figli

A cinque mesi dalla spaventosa alluvione un libro di 344 pagine pieno di testimonianze e immagini. L'hanno curato Cristina Ferrari e Fiorenzo Dadò

Luca Dadò, Cristina Ferrari, Gabriele Dazio, Wanda Dadò e Fiorenzo Dadò
13 dicembre 2024
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Un messaggio all'alba: “Siamo isolati”. E da lì un vortice. Umano, in quanto persone, e mediatico, come giornalisti. L'approccio al disastro in Alta Vallemaggia da parte di Cristina Ferrari – autrice di “Vallemaggia devastata”, l‘“instant book” appena pubblicato da Dadò e realizzato da Ferrari unitamente a Fiorenzo Dadò – è stato brutale e improvviso. Il messaggio arrivava da Shila Dutly Glavas, che come l'autrice è giornalista a “laRegione” e in più abita a Cevio. Era la mattina del 30 giugno. Da lì in poi niente sarebbe più stato come prima.

Il libro (344 pagine, 320 foto – molte provenienti da privati – ma soprattutto tante preziose testimonianze dirette) vuole essere «un diario per la popolazione», ha rilevato Ferrari venerdì mattina durante la presentazione. Per le persone direttamente coinvolte, le ha fatto eco Dadò, è anche qualcosa di più profondo, urgente e necessario: ancorare alla memoria collettiva un episodio capace di cambiare i connotati di una valle, fare 7 morti e un disperso, 440 evacuati in 24 ore, danni per oltre 100 milioni di franchi e addirittura mettere in dubbio la sopravvivenza stessa di una periferia ricca di storia, cultura e tradizioni. Da lì nasce «l'accoglienza e la generosa partecipazione delle comunità colpite e delle autorità locali» a una pubblicazione realizzata anche grazie al lavoro di Lorenzo Inselmini (grafica) e Carmela Fiorini (editing).

Con Fiorenzo Dadò in regia c’è stato il fratello Luca. Entrambi, come del resto il papà Armando, legatissimi ai luoghi della tragedia: antiche radici bavonesi e «cresciuti – come sottolineato da Fiorenzo – fra queste montagne che hanno sfamato la nostra famiglia». Poi il minore dei Dadò ha parlato di sentimenti, di «sconforto e impotenza delle autorità e della popolazione» provati dalla devastazione, ma anche di gratitudine per il ruolo avuto dai mezzi di informazione nei giorni e nelle settimane seguenti. Un ruolo scontato, e giusto, e rivendicato, che nel caso specifico ha accomunato tutta la categoria sotto il grande cappello di “servizio pubblico”.

Ringraziamenti e commozione sono stati espressi anche dai due sindaci simbolo della reazione alla tragedia epocale, Wanda Dadò per Cevio e Gabriele Dazio per Lavizzara. La prima ha parlato di «nuova consapevolezza», di «forza e solidarietà da tutta la Svizzera»; il secondo, riferendosi al libro, di «un pezzo della nostra storia da consegnare ai nostri figli».

“Vallemaggia devastata” è in vendita in tutte le librerie a 36 franchi (prezzo contenuto grazie ai numerosi sostenitori). Se vi saranno degli utili, verranno destinati alla ricostruzione in Lavizzara e Bavona.